Le susine italiane puntano sul Brasile
Il paese ha rimosso il blocco attivato nel 2013: adesso aumentano l'export per andare oltre il mercato europeo

Le aziende frutticole italiane puntano sul Brasile per aumentare le vendite di susine (Prunus domestica e Prunus salicina). È, infatti, sempre maggiore l'attesa per incrementare il business in Brasile nel 2025, a seguito della rimozione dello stop all’export nel Paese sudamericano, imposto dal 2013 per timori legati alla diffusione della Lobesia botrana. Un blocco, sottolinea un comunicatio dell'Ice, dovuto a discrepanze normative, piuttosto che alla diffusione del parassita.
Eliminati gli ostacoli, imprese frutticole e organizzazioni di settore italiane punteranno dunque molto sul Brasile, che fino al 2013 rappresentava uno sbocco importante: l'obiettivo è andare oltre il mercato europeo, poco dinamico e concorrenziale.
Nel 2024 in Italia sono state prodotti 1.720.448 quintali di susine, in lieve aumento rispetto al 2023. Con un terzo della produzione nazionale l’Emilia Romagna è la prima regione di raccolta, seguita da Lazio, Piemonte, Campania e Basilicata.
EFA News - European Food Agency