Barry Callebaut vuole aumentare la produzione negli Stati Uniti
Dopo un semestre in crisi la multinazionale del cioccolato tenta di riprendersi

Barry Callebaut sta pensando di aumentare la produzione di cioccolato negli Stati Uniti. la mossa andrebbe a contrastare gli effetti del “contesto dirompente” in Nord America e sarebbe un modo, secondo la multinazionale, per "rimanere vicino ai suoi clienti".
"Abbiamo un impianto che scaleremo a circa 100.000 tonnellate negli Stati Uniti e che ci permetterà di servire meglio i clienti anche negli Stati Uniti”, ha detto agli analisti l'amministratore delegato Peter Feld. Secondo l'ad, l'azienda di lavorazione del cacao, che fornisce il cioccolato per i gelati Magnum di Unilever e per le barrette KitKat di Nestlé sta raddoppiando gli investimenti nel suo stabilimento di Brantford, in Canada.
Il Nord America, nell'esercizio finanziario 2023-2024 ha rappresentato più di un decimo del volume di vendite globali di Barry Callebaut. “Riteniamo -dice Feld- di esserci lasciati alle spalle il trimestre peggiore". La dichiarazione non è servita a raffreddare gli animi in Borsa: il titolo, infatti, oggi perde quasi il 6% dopo che l'azienda ha abbassato la sua previsione di volume annuale nell'ambito dell'aggiornamento semestrale.
"La significativa perturbazione del mercato -spiega il comunicato ufficiale della semestrale- ha comportato un calo del volume delle vendite del 4,7%, con una domanda influenzata dall'aumento dei prezzi e dai ritardi negli ordini dei clienti. Gourmet, Specialità e AMEA hanno registrato una crescita. Il free cash flow di -2,114 miliardi di franchi svizzeri, trainato dall'aumento del valore delle scorte di circa 2 miliardi di franchi svizzeri, è dovuto al quasi raddoppio dei prezzi dei semi di cacao. "Assicurata liquidità aggiuntiva attraverso un'emissione obbligazionaria di 1,750 miliardi di Euro, che ha garantito una fornitura sostenibile ai clienti". Le previsioni per l'esercizio 2024/25 sono di una "diminuzione a una sola cifra del volume di vendite e aumento a due cifre dell'EBIT ricorrente1 in valuta locale".
"Stiamo giocando per vincere mentre navighiamo in un ambiente di mercato dirompente -sottolinea l'ad Feld-. L'intensa volatilità del prezzo dei semi di cacao ha avuto un impatto significativo sul settore, sul comportamento dei clienti e sulla nostra performance finanziaria nel primo semestre del 2005. Nel primo semestre abbiamo compiuto notevoli progressi su importanti iniziative, tra cui il completamento di tutti i piani sociali, il ridimensionamento degli organici, l'implementazione dei nostri quattro hub Global Business Services (GBS), la chiusura di quattro stabilimenti e la semplificazione degli SKU in anticipo rispetto al piano. Stiamo costruendo una rete di fornitura ancora più forte in Nord America, con piani di espansione significativa della capacità negli Stati Uniti, oltre al recente investimento a Brantford (Canada). Allo stesso tempo, stiamo compiendo passi strategici decisivi per migliorare il nostro modello operativo e di finanziamento nella nuova realtà di mercato, che porterà a rendimenti più elevati, consentirà di ridurre la leva finanziaria e, in ultima analisi, trasformerà Barry Callebaut in un leader ancora più forte, a vantaggio di tutti i nostri stakeholder".
EFA News - European Food Agency