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Ripristino ecosistema: Fao lancia programma Aim4NatuRe

UK finanzia con 7 mln sterline iniziativa per limitare perdita biodiversità

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao) ha lanciato oggi, in occasione della Giornata della Terra, Accelerating Innovative Monitoring for Nature Restoration (Aim4NatuRe), una nuova iniziativa, finanziata dal Regno Unito con 7 milioni di sterline finalizzate a migliorare il monitoraggio e la rendicontazione degli sforzi globali di ripristino degli ecosistemi.

"Aim4NatuRe fornirà un nuovo impulso dinamico agli sforzi globali di ripristino", ha dichiarato il direttore generale della Fao QU Dongyu. "Fornendo ai Paesi competenze e soluzioni tecniche e garantendo loro le risorse necessarie per monitorare accuratamente i loro progressi, possiamo garantire che i nostri sforzi collettivi traducano gli impegni di ripristino in impatti reali e duraturi per le persone e il pianeta durante questo Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli Ecosistemi e oltre".

"Aim4NatuRe è un'iniziativa innovativa che sfrutterà la tecnologia e i dati per migliorare il ripristino della natura, basandosi sul successo del programma Aim4Forests, che ha ottenuto ottimi risultati. Il Regno Unito ha un ruolo di primo piano nella protezione e nel ripristino delle foreste, rafforzando al contempo le comunità che ne dipendono, e siamo orgogliosi di collaborare con partner come la Fao per supportare i paesi in tutto il mondo", ha dichiarato il ministro britannico per il Clima Kerry McCarthy.

Aim4NatuRe mira a integrare l'attuale programma Aim4Forests della Fao e a consentire la creazione di un set di dati globale sui progressi nel ripristino della natura. I Paesi riceveranno supporto per sviluppare le capacità e utilizzare le tecnologie più recenti per monitorare e rendicontare i propri progressi verso l'obiettivo 2 del Quadro Globale per la Biodiversità (Gbf) di Kunming-Montréal, che mira a ripristinare almeno il 30% degli ecosistemi degradati entro il 2030.

L'iniziativa dà priorità a un approccio globale al ripristino degli ecosistemi, che comprende un'ampia gamma di attività, dalla riforestazione, al ripristino dei terreni agricoli degradati e alla riabilitazione delle zone umide, fino al recupero di praterie ed ecosistemi marini.

Il ripristino degli ecosistemi è una potente soluzione basata sulla natura per affrontare la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici e il degrado del suolo. A livello globale, circa 1 miliardo di ettari di terreno sono stati destinati al ripristino, con il potenziale di contribuire a un terzo della mitigazione climatica totale necessaria per limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C entro il 2030, contribuendo al contempo alla sicurezza alimentare e ai mezzi di sussistenza.

Tuttavia, molti Paesi non dispongono delle soluzioni tecniche e delle capacità per monitorare e rendicontare efficacemente i propri progressi nel ripristino degli ecosistemi degradati. In una recente indagine di valutazione delle esigenze condotta dal Segretariato della Convenzione sulla diversità biologica (Cbd), l'80% dei paesi intervistati ha dichiarato di non essere in grado di raccogliere dati per segnalare i progressi compiuti nel ripristino nazionale.

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EFA News - European Food Agency
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