Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Il cioccolato di Dubai manda in crisi il pistacchio

Carenza globale di prodotto, prezzi alle stelle e truffe: la "mania" del dolce verde picchia duro sul mercato

Il cioccolato di Dubai sta spopolando un po' in tutto il mondo tanto che qualcuno parla gia di "mania". Per intenderci, parliamo di una barretta di cioccolato ripiena di croccante pasta knafeh (capelli d'angelo), crema di pistacchio e crema di tahini. È stata lanciata per la prima volta nel 2021 dalla Fix Dessert Chocolatier di Dubai e sta spoplando su tutti i social media creando però una tendenza pericolosa, visto che sta causando una carenza globale di pistacchi e che si spinge fino a moltiplicare vere e proprie truffe ai danni dei consumatori. 

Prezzi pazzi

Partiamo dai prezzi dei pistacchi che sono aumentati all'impazzata a causa dell'impennata della domanda del cioccolato di Dubai, che ha fatto crollare le scorte della noce: una crisi improvvisa e talmente ampia che il dolce è stato accusato di generare "una carenza internazionale di pistacchi, dopo che i produttori si sono affrettati ad accaparrarsi le scorte per saziare i consumatori". I prezzi dei pistacchi sono saliti da 6,65 Euro al chilo dell'anno scorso a 8,96 Euro di quest'anno. 

Pistacchi e cacao in crisi

L'aumento dei prezzi del pistacchio, inoltre, arriva mentre i prezzi del cacao hanno raggiunto i massimi storici all'inizio di quest'anno toccando 8,98 euro/kg nel dicembre 2024 per poi aumentare ulteriormente e raggiungere 9,35 euro/kg il mese successivo, cioè a gennaio 2025.

Scarsità di prodotto

Secondo gli esperti i coltivatori e i commercianti, a questo punto, sono “al verde”: quando arriva il cioccolato di Dubai e i cioccolatieri fanno incetta di tutti i pistacchi disponibili, il resto del mondo rimane a corto”, dichiarano dalla società inglese di frutta secca di CG Hacking. Per dire, le esportazioni di pistacchi dall'Iran, il secondo produttore mondiale, agli Emirati Arabi Uniti sono aumentate del 40% nei sei mesi fino a marzo 2025, rispetto al totale delle esportazioni del 2024, secondo quanto dichiarato dall'ufficio doganale del Paese. L'utilizzo indiscriminato dei piatachi sta causando non pochi problemi all'export Usa: l'auumento della domanda è arrivato nel momento sbagliato, soprattutto negli Stati Uniti, paese leader nelle esportazioni, dove le forniture di pistacchi sono scese del 20% nei 12 mesi fino a febbraio, come dimostrano i dati del Comitato Amministrativo per i Pistacchi del paese.

Le "varianti" dei grandi marchi

E non e tutto perche ad agravare la situazione ci si sono messi anche parecchi marchi che stanno aporofittando di questa "tendenza virale" e lanciano sul mercato le loro varianti del cioccolato di Dubai, Gli esempi includono brand di tutto rispetto come Hotel Chocolat, Lindt, Real Dubai Chocolate, Maison Samadi, Lidl. 

Le truffe 

La viralità del cioccolato di Dubai, insieme all'aumento dei costi delle materie prime, ha dato la possibilità ai truffatori di "lanciarsi sul mercato" prendendo di mira i consumatori con prodotti di imitazione. Una serie di siti web che imitano i legittimi commerci di cioccolato di Dubai, tra cui Fix Dessert Chocolatier, sono attivi e catturano gli acquirenti alla sprovvista. "I truffatori sono spesso veloci nel capitalizzare le tendenze, e la mania del cioccolato di Dubai ne è un esempio lampante”, avverte Olga Svistunova, esperta di sicurezza informatica di Kaspersky.

I truffatori approfittano di aziende, come Fix, che non commerciano al di fuori degli Emirati Arabi Uniti, promettendo ai consumatori l'accesso ai prodotti attraverso siti e gruppi di social media illegali. Tuttavia, “al momento non offriamo spedizioni internazionali o vendita al dettaglio al di fuori della regione”, afferma un portavoce di Fix.

Fc - 49973

EFA News - European Food Agency
Simili
◄ Torna alla pagina precedente