La Ue prova a rassicurare sul cibo sintetico
Timmermans: "Non ci sono progetti delle Commissione europea, è una fake news, nulla allo studio in questo ambito". C'è da credergli?
"Non ci sono progetti delle Commissione europea sul cibo sintetico. È una fake news, nulla allo studio in questo ambito". La dichiarazione perentoria arriva da Frans Timmermans, vice presidente della Commissione europea, in videocollegamento col XX° Forum internazionale di Coldiretti. Con la sua presa di posizione, di fatto, l'europarlamentare ha risposto al presidente di Coldiretti Ettore Prandini che ha proposto il focus sui finanziamenti ai progetti di carne sintetica dell’Ue e sulla posizione poco chiara della stessa Commissione Europea.
Sulla transizione, sottolinea Timmermans, "dobbiamo ricompensare quei settori che ci danno la possibilità di preservare la biodiversità, ma ci deve essere un progetto economicamente accettabile. Quindi dobbiamo vedere come dare sostegno, ogni Paese ha una situazione diversa, sono aperto alla discussione su questo".
"Non ci deve essere la demonizzazione degli agricoltori e del vostro lavoro -aggiunge il Vice presidente della Commissione Ue-. Ma se vogliamo lavorare insieme non ci deve essere neppure la demonizzazione della Commissione Ue. Vi tendo una mano per lavorare insieme, ditemi quello che dobbiamo fare noi e io vi dirò ciò che possiamo fare, in questo modo avremo una discussione aperta e onesta. Dobbiamo lavorare insieme e parlare per trovare delle soluzioni”.
“Gli agricoltori -prosegue l'europarlamentare- devono essere sostenuti in questa transizione che non è facile per nessuno. Anche se non sono sempre apprezzato da Coldiretti sono qui per dimostrare la mia apertura e trovare delle soluzioni insieme che ci diano la possibilità di trovare delle soluzioni ambientali migliori e al contempo dare un futuro sostenibile ai nostri agricoltori".
"Dal mio punto di vista -dice Timmermans- dobbiamo ricompensare gli agricoltori quando ci danno la possibilità di proteggere l’ambiente e soprattutto la biodiversità, la quale la stiamo perdendo ad un livello incredibile. Possiamo cambiare solo se gli agricoltori vogliono fare questo, ma ci deve essere una proposta economicamente accettabile. Dobbiamo quindi vedere come dare dei sostegni per andare in questa direzione. Le situazioni non sono le stesse per tutti i paesi dell’Ue per questo abbiamo studiato tutti i programmi nazionali che sono stati presentati e vogliamo lavorare insieme”.
EFA News - European Food Agency