Viene considerato "uno spazio meritato" quello che il ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ha riconosciuto all'apicoltura nel Piano strategico della Pac 2023-2027. Il decreto firmato dal ministro incrementa da 9 a 17 milioni di Euro l'intervento quinquennale in favore del settore apistico: una buona notizia per il comparto e un passo avanti per l'Italia, messa "in condizione di distinguersi nel panorama Ue a 27 Stati membri" (vedi anche notizia EFA News).

Questo quanto sostiene la Fai, Federazione apicoltori italiani, che più volte si è fatta carico delle più importanti attese sul settore durante i lavori del tavolo di partenariato attivo presso il Masaf. Fai dà atto al ministro Lollobrigida e al sottosegretario Luigi D'Eramo con delega all'apicoltura, della "manifesta volontà di difendere e conservare con atti concreti e strutturali una ricchezza inestimabile che Fai, nell'approssimarsi del suo 70° anniversario dalla fondazione, è orgogliosa di aver finora rappresentato e preservato con altrettanto impegno".

"Dopo annate avverse e una lunga serie di eventi calamitosi -sottolinea il presidente della Federazione, Raffaele Cirone- con una Pac che, in passato, era risultata priva di visione strategica avevamo il dovere di sollecitare al ministero un maggior impegno a livello nazionale, affinché venissero individuate azioni prioritarie e favorito l'accesso alla platea dei beneficiari", 

L'impegno per il cofinanziamento ministeriale di questa misura comunitaria, del resto, discende da una assegnazione della Ue diretta e proporzionata al numero di alveari. "Siamo consapevoli di avere continuamente incrementato il nostro patrimonio apistico -aggiunge Cirone- che ammonta ormai a circa 2 milioni di colonie di api, allevate da oltre 70 mila apicoltori: cifre che collocano l'Italia in vetta alle classifiche europee, legittimando l'operato delle nostre Istituzioni e riconoscendo dignità a ciascun apicoltore".