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CLARA MOSCHINI

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La statunitense Huber acquisisce Ilsa e Biolchim

Shopping nel biotech agricolo: l'azienda vicentina diventa yankee per espandersi all'estero

È stato acquisito dalla statunitense J.M. Huber Corporation il gruppo emiliano Biolchim, che dal 2017 detiene il 60% dell’azienda vicentina specializzata in biostimolanti e fertilizzanti organici e organo-minerali. Tramite l’operazione, conclusa in questi giorni dopo essere stata formalizzata a novembre scorso, Ilsa l'azienda chimica di Arzignano (Vicenza) acquisita nel 2017 dal gruppo bolognese, entra a far parte di una storica realtà industriale di proprietà famigliare. 

Le origini risalgono al 1883 quando Huber fu fondata ad Atlanta, in Georgia, dall'immigrato tedesco Joseph Maria Huber: oggi il gruppo americano conta più di 4mila dipendenti, un fatturato annuo di oltre 3 miliardi di dollari e ha sedi in tutto il mondo, è attivo nel campo dei prodotti per i settori agricolo, chimico, alimentare e delle bevande, automobilistico, forestale, costruzioni.

Adesso Huber, proprio tramite questa acquisizione, punta a diventare leader nei prodotti speciali per l’agricoltura sostenibile di precisione, facendo leva soprattutto sulle biotecnologie sviluppate negli anni da Ilsa a partire dal trattamento degli scarti organici dell’industria conciaria. Dal canto suo, sempre tramite l'operazione, Ilsa, che attualmente vende i suoi prodotti in 57 paesi, inizia una nuova fase di competizione a livello globale sui mercati internazionali.

Nel gruppo Huber, per Ilsa si prefigura una maggiore forza commerciale in Nord America e un’accelerazione nella costruzione di nuovi impianti industriali nel mondo, con nuove opportunità di crescita in Medio Oriente e Brasile: soprattutto nel continente sudamericano l'azienda vicentina ha già la sua presenza industriale e il suo mercato internazionale più consolidati. 

"Il nostro obiettivo è quello di diventare il primo fornitore di prodotti speciali, in particolare biostimolanti, per il settore agricolo a livello globale -ha spiegato Daniel Krawczyk, presidente di Huber Engineered Materials durante un incontro con i dipendenti lo scorso 4 novembre ad Arzignano, dove l’azienda ha la sede principale e il centro di ricerca.

Negli ultimi anni Ilsa ha industrializzato anche prodotti ottenuti da erba medica, semi di soia, pula di riso e tante altre materie prime di origine vegetale, in aggiunta a quelle tradizionali derivanti dalle lavorazioni conciarie. Integrando nei processi produttivi le biotecnologie bianche e l'estrazione supercritica con anidride carbonica, e portando avanti progetti di ricerca con vari atenei, tra cui Padova, Milano, Verona, Bologna, Bolzano, Melbourne, Santiago.

"Il fatto che Huber abbia investito direttamente nella nostra azienda è molto importante per lo sviluppo futuro di Ilsa e per il vicentino -sottolinea Paolo Girelli, già presidente e ora general manager di Ilsa-. La forza del gruppo Huber ci consentirà di potenziare la capacità produttiva e portare prodotti alle aziende agricole di tutto il mondo, favorendo lo sviluppo di una moderna industria agricola compatibile con le esigenze economiche e ambientali degli agricoltori e dei consumatori".

"Contiamo -aggiunge Girelli- di potenziare l’attività di ricerca con l’ampliamento dei nostri laboratori, l’assunzione di nuovi ricercatori e la già importante collaborazione con le università venete. La competenza del nostro personale, la qualità degli studi realizzati e l’eccellenza tecnologica raggiunta in termini di processi industriali e prodotti, hanno positivamente influenzato la scelta di Huber di investire su di noi". 

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EFA News - European Food Agency
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