Albo d'oro dei cuochi, premiati 97 chef
Evento a Roma alla presenza dei ministri Lollobrigida e Salvini (che si è scagliato contro il nutriscore)
Premiare chi ha fatto dell'arte culinaria la sua missione di vita. È questo l'intento della prima edizione dell'Albo d'Oro dei cuochi, evento organizzato dalla Federazione italiana cuochi in onore dei Cuochi decani. È stata l'aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati ad accogliere l'evento a cui erano presenti oltre 300 chef provenienti da tutte le regioni d'Italia e dall'estero, tra cui i 97 premiati.
Numerosi sono stati i riconoscimenti assegnati per le varie categorie dell'Albo: da quella dei Cuochi volontari, impegnati ogni giorno nelle attività a sostegno dei più bisognosi, dai pasti sociali alle emergenze durante le calamità, a quella degli Chef patron, dalla categoria Giovani cuochi a quella degli Ambasciatori della cucina italiana nel mondo, che ha visto salire sul palco il tristellato Enrico Crippa (presidente onorario Fic), seguito da Gianluca Tomasi e Pierluca Ardito, rispettivamente general manager e team manager della Nazionale italiana cuochi, reduce dall'Oro appena conquistato in Lussemburgo.
Riconoscimenti sono stati inoltre tributati a diversi rappresentati delle istituzioni: tra questi, sono stati insigniti con l'Albo d'onore della Federazione italiana cuochi il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini; il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio; il ministro del Masaf Francesco Lollobrigida e il viceministro alle Imprese e made in Italy, Valentino Valentini.
"La concretizzazione della norma sulla certificazione delle competenze del cuoco, una norma unica creata dalla Federazione italiana cuochi, che vuole un cuoco certificato all'interno di ogni cucina per salvaguardare la salute degli ospiti, ma anche la giusta attenzione al riconoscimento della professione del cuoco come lavoro usurante", sottolinea il presidente Federcuochi, Rocco Pozzulo.
"La cucina italiana e i prodotti italiani sono un bene prezioso e per questo viene difeso -ha aggiunto il ministro Lollobrigida-. Lo difende chi ne conosce la storia, le tradizioni, chi ne conosce ogni campanile e sotto quel campanile quale prodotto viene ricercato e elaborato. Io credo siano i primi i patrioti d'Italia, quelli che nel mondo portano queste capacità e queste conoscenze".
Il ministro ha anche ringraziato tutti gli chef, assicurando che "il governo Meloni sarà al fianco di tutti voi quindi e io come ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste lancerò tutte le iniziative possibili per essere di sostegno all'associazione e al prodotto italiano".
"La cultura del nostro Paese è la cultura della qualità, e chi più dei nostri cuochi può rappresentarla al meglio trasformando i nostri eccezionali prodotti in piatti straordinari che vengono apprezzati ovunque -ribadisce Lollobrigida-. Oggi, dove si premiano alcune delle eccellenze e si festeggia una grande vittoria in Lussemburgo di un oro e un argento che ci hanno inorgoglito, non ho potuto far altro che ribadire quanto il nostro governo sarà impegnato a difendere il nostro modello che è un modello di civiltà rispetto all'aggressione di chi, in nome del progresso, vorrebbe cancellare le capacità di poter trasformare prodotti eccezionali come quelli della nostra Italia, in prodotti straordinari da regalare al mondo".
"Anche fare la spesa è un gesto politico -aggiunge il ministro Salvini-. I nostri alimenti, e i dati lo stanno dimostrando sono molto più salutari di alimenti che nel Nutriscore hanno il bollino verde". Secondo l'etichetta detta a semaforo, ha ricordato il ministro delle Infrastrutture, "farebbe male il prosciutto di Parma, l'olio, e fa bene la Coca light o la patatina fritta surgelata".
EFA News - European Food Agency