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CLARA MOSCHINI

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Arriva la nuova class action Ue

Le associazioni dei consumatori acquisiscono maggior peso in campo alimentare

Nel panorama assicurativo trovano nuova vita le azioni collettive per la tutela dei consumatori. Partiranno dal 25 giugno 2023 e si chiamano azioni rappresentative: interesseranno 66 materie dal settore bancario, finanziario e assicurativo ai trasporti, dal turismo agli alimenti e altro ancora. Serviranno per chiedere misure inibitorie e provvedimenti compensativi. 

Il Consiglio dei ministri ha, infatti, appena approvato in esame preliminare il Decreto di attuazione della direttiva (UE) 2020/1828 relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori (Class Action) che abroga la direttiva 2009/22/CE. La direttiva sulla class action muove dall’intento di "consolidare la fiducia dei consumatori nel mercato interno e di assicurare una tutela effettiva e uniforme dei diritti loro riconosciuti dalle norme dell’Unione europea contribuendo ad evitare possibili distorsioni della concorrenza". 

Lo schema del procedimento è quello usato per le class action: un ente rappresentativo si propone di agire per tutti, anche senza delega individuale, dando l’opportunità ai singoli di aderire al risultato utile, senza che questi ultimi debbano rischiare di pagare spese legali. In particolare, la direttiva consente agli enti legittimati che agiscano nell’interesse dei consumatori di esperire "azioni rappresentative, nazionali e transfrontaliere, volte all’adozione di provvedimenti inibitori e risarcitori nei confronti dei professionisti che violino specifiche disposizioni del diritto dell’Unione europea". 

La nuova direttiva europea riconosce un ruolo centrale alla tutela degli interessi collettivi dei consumatori e alle associazioni che li rappresentano, a fronte di norme nazionali vigenti che privilegiano invece la tutela di interessi individuali omogenei più ampi e anche diversi da quelli consumeristici, affidata all’azione dei singoli e anche ad associazioni che abbiano fra le proprie finalità tale tutela.

Le azioni rappresentative viaggeranno, dunque, in parallelo con le class action disciplinate dal codice di procedura civile (articoli 840-bis e seguenti). Tra il 2020 e il 2021, stando a quanto risulta sul portale del ministero della giustizia dedicato alle class action, risultano attivate solo otto procedure, di cui una estinta e due dichiarate inammissibili, con un risultato netto di cinque procedimenti pendenti.

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EFA News - European Food Agency
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