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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo e Sace sostengono l'esg della Regina di San Marzano

Dieci milioni per la produzione di sughi dello stabilimento di Scafati (Salerno) e il consolidamento negli Usa

Intesa Sanpaolo e Sace supportano con tre linee di finanziamento da 10 milioni di Euro complessivi "La Regina di San Marzano", azienda conserviera con sito produttivo a Scafati (Salerno) e parte del distretto di Nocera (Salerno). Sace è intervenuta con i suoi strumenti a sostegno della liquidità e degli investimenti per la crescita e sostenibilità dell’azienda campana, assistendo con le proprie garanzie due delle linee di credito. Tutti gli interventi beneficiano delle garanzie di Sace e sono stati concessi da Intesa Sanpaolo tramite i finanziamenti denominati S-Loan esg al fine di supportarle nel conseguimento degli obiettivi esg.

L’investimento alla Regina di San Marzano di Antonio Romano è destinato all’incremento della capacità produttiva dello stabilimento di Scafati attraverso l’ottimizzazione della linea rossa con particolare riferimento alla produzione di sughi pronti. Una produzione destinata al mercato del Nord America, in particolare degli Stati Uniti e frutto del know-how della società e della tradizione della famiglia Romano che ha raggiunto ormai la terza generazione.

Secondo un comunicato ufficiale congiunto, l’investimento punta, inoltre, al "miglioramento della sostenibilità ambientale con la realizzazione di un impianto fotovoltaico di ultima generazione": verrà installato su un nuovo capannone di circa 14.000 mq realizzato in una nuova area alle spalle dello storico opificio. La fabbrica sarà destinata, in una prima fase, allo stoccaggio delle merci e dei prodotti finiti, ma sarà predisposta ad accogliere parte della produzione. 

Conseguenza diretta di rutto questo sarà anche un efficientamento dell’attuale logistica: non a caso, l’investimento è relativo anche all’ampliamento degli impianti di depurazione delle acque reflue e degli scarti di produzione. 

Nel 1972, il fondatore Antonio Romano inizia un percorso imprenditoriale incentrato sulla valorizzazione dei prodotti della sua terra ed in particolare del pomodoro San Marzano: da qui ha origine, nel 1983, la denominazione della propria azienda e il relativo marchio “La Regina di San Marzano”. L’efficientamento dei processi produttivi e l’ottimizzazione dei livelli qualitativi della produzione hanno sempre rappresentato un carattere distintivo dell’azienda che possiede anche il marchio "La Regina Usa" con sede a New York, e la "Vera Trima" con sede in Canada. 

L’azienda campana ha costruito negli anni un rapporto solido con il gruppo Sace che l’ha già affiancata nei suoi piani di internazionalizzazione e la supporta oggi nei suoi progetti di incremento della produttività, di transizione ecologica e di efficientamento energetico.

“La dedizione e il grande impegno da parte della nostra organizzazione aziendale hanno condotto l’azienda verso la valorizzazione del nostro territorio e principalmente a garantire il riconoscimento del Made in Italy oltre oceano -sottolinea Felice Romano, amministratore unico dell'azienda salernitana-. Sono grato a Intesa Sanpaolo per aver saputo riconoscere il sacrificio passato e presente, ma soprattutto per aver creduto nei successi futuri che stiamo costruendo con altrettanta dedizione. Tingrazio Sace che affianca la nostra società e tutte le imprese Italiane, con il chiaro obiettivo di aiutarle a rafforzare la liquidità, la resilienza e la competitività complessiva”.

“Il sostegno al gruppo La Regina San Marzano mira a valorizzare la lavorazione di una delle coltivazioni più importanti del nostro Paese, quella del pomodoro -aggiunge Massimiliano Cattozzi, responsabile direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo-. Grazie agli investimenti che l’azienda sta facendo, ci sarà un ulteriore miglioramento dal punto di vista della sostenibilità dell’indipendenza energetica. Progetti che Intesa Sanpaolo condivide e promuove, in coerenza con le iniziative del Pnrr”.

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