Il Capodanno 2023 sarà più costoso rispetto agli altri. Lo rileva la Coop in un monitoraggio dei consumi di fine anno per Ansa: l'inflazione alimentare, nonostante gli sforzi e le offerte della grande distribuzione, supera oramai il 15% e per i discount raggiunge il 21%. Quello che ci apprestiamo a festeggiare, dunque, sarà un capodanno con incremento di budget tanto che le previsioni sono ormai per acquisti più contenuti nelle quantità e prodotti più sobri nel costo, senza rinunciare alla qualità.

Secondo i dati rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Bmti (la società pubblica del sistema camerale italiano, istituita dal ministro delle politiche agricole nel 2006 e addetta alle analisi di mercato) per affrontare il cenone di capodanno bisogna fare i conti con rincari a doppia cifra rispetto all'anno scorso. Del resto, l'aumento dei prezzi che nel 2022, ha colpito tutte le materie prime agricole e i prodotti agroalimentari non poteva non avere i suoi effetti anche su alcuni dei prodotti tipicamente consumati in questo periodo. 

Un esempio su tutti è la tradizionale accoppiata cotechino-lenticchie. I prezzi all'ingrosso del cotechino, infatti, secondo la Camere di Commercio di Parma per il Modena Igp precotto 500 grammi, sono cresciuti del 13,7% rispetto a dicembre 2021, sostenuti dagli aumenti delle quotazioni dei tagli di carne suina e dei costi energetici. Ancora più marcato il rialzo delle lenticchie sfuse con quotazioni salite, rispetto a dodici mesi fa, del 27,7% stando al dato è della Camera di Commercio di Perugia.

Sul fronte vini, il 2022 si chiude con una crescita di quasi il 10%, rispetto a novembre 2021, almeno per quanto riguarda i prezzi degli spumanti prodotti con metodo classico. Questo, nonostante l'affievolimento dei listini registrato nella seconda parte dell'anno: il comparto, infatti, ha dovuto fronteggiare robusti incrementi delle materie prime utilizzate in cantina, come il vetro, la carta, il cartone e l'energia elettrica.