L'Antitrust benedice l'acquisizione di Autogrill da parte di Dufry
L'azienda italiana passa sotto il controllo del colosso svizzero e sarà delistata
È un comunicato stampa di Edizione scarso ed essenziale quello diffuso al mercato il 6 gennaio, festa dell'Epifania (a Borsa chiusa) e riguardante Autogrill. "Edizione -scrive l'azienda nella nota ufficiale- comunica che tutte le approvazioni regolamentari richieste in relazione alla prevista business combination tra Autogrill e Dufry, compresa l'autorizzazione di tutte le autorità antitrust competenti, sono state ottenute senza condizioni".
"Edizione e Dufry -prosegue il documento- prevedono di perfezionare il trasferimento a Dufry dell'intera partecipazione di Edizione in Autogrill, pari al 50,3%, all'inizio di febbraio 2023".
Le nozze tra Autogrill e la svizzera Dufry, dunque, hanno ottenuto la benedizione dell'antitrust. L'operazione, annunciata mesi fa (vedi articolo Dufry-Autogrill, matrimonio nel 2023 e 87 milioni di dote), dà vita a un gruppo da oltre 12 miliardi di Euro di ricavi e un ebitda di circa 1,3 miliardi: Edizione diventerà il primo azionista, con una quota tra il 25 e il 20% ma la guida sarà dei vertici svizzeri, Juan Carlos Torres e Xavier Rossinyol, rispettivamente destinati al ruolo di presidente esecutivo e ceo del nuovo gruppo.
"Autogrill, rimarrà un asset di natura strategica per Edizione", ha confermato a più riprese Alessandro Benetton che entrerà in cda del nuovo gruppo come presidente onorario.
"L'operazione rappresenta un'eccezionale opportunità di creazione di valore per i nostri stakeholder" aggiunge Gianmario Tondato da Ruos che lascerà la guida di Autogrill a Paolo Roverato per assumere la carica di presidente esecutivo di tutte le attività nordamericane del nuovo gruppo. In cda per Edizione entrerà anche l'ad Enrico Laghi (vedi articolo Nozze Autogrill-Dufry, arriva l'ok dall'assemblea svizzera).
EFA News - European Food Agency