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CLARA MOSCHINI

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Apriti cielo, altrimenti l'agricoltura è in pericolo

L'ondata di maltempo annunciata potrebbe salvare l’Italia dalla siccità

Apriti cielo. Più che un'invettiva, questa volta, è una invocazione, quasi un imperativo per salvare le colture del nostro Paese. Un imperativo quasi esaudito in questi giorni con l’arrivo del maltempo con pioggia e neve: perturbazioni che potrebbero salvare l’Italia dalla siccità dopo un 2022 in cui si è registrata la caduta del 30% di precipitazioni in meno, rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, secondo i dati Isac Cnr. 

Dopo un dicembre anomalo, l’inizio del 2023 rappresenta per l’Italia una sorta di continuità in termini di temperature elevate, decisamente sopra la media. Ora, però, secondo il meteo una perturbazione è pronta a colpire l’Adriatico e le regioni del Sud, seguita da un rinforzo dell’anticiclone che sarà poi contrastato da una seconda ondata di maltempo, proveniente dall’Atlantico, che toccherà anche il Nord Italia. In poche parole sono in arrivo pioggia e neve. 

Una buona notizia dopo l’anomalia climatica proseguita per mesi che ha determinato un deficit idrico del 40% con pesanti effetti sull’ambiente, sull’agricoltura ma anche sul turismo della neve e sullo smog nelle città. Gli effetti sono evidenti nel 2023 con i grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 17% di quello di Como al 24% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -2,9 metri e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

L’arrivo del maltempo, con piogge diffuse e nevicate copiose sulle Alpi e sugli Appennini, salva dalla siccità in una situazione in cui l'anno scorso sono caduti circa 50 miliardi di metri cubi di acqua in meno in Italia mentre il caldo anomalo di gennaio ha mandato in tilt la natura con fioriture anomale ed il rischio di perdita dei raccolti con l’arrivo del freddo.

La pioggia è importante, sottolineano gli esperti, per combattere la siccità nelle campagne: per essere di sollievo, però, deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali con precipitazioni violente provocano danni diretti sui terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con frane e smottamenti.

fc - 28315

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