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CLARA MOSCHINI

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Lollobrigida, bisogna rilanciare la ristorazione

Il ministro ha incontrato gli Ambasciatori del gusto rappresentati da Alessandro Gilmozzi e Carlo Cracco

"Occorre un'azione di rilancio del mondo della ristorazione per consentire di assumere in pieno il ruolo di volano per tutto l'agroalimentare italiano, essendo parte integrante della filiera e costituendo il punto di contatto con il consumatore finale". È questa la sintesi dell'incontro avvenuto tra il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e gli Ambasciatori del gusto, associazione nata per valorizzare e rafforzare la cultura agroalimentare ed enogastronomica made in Italy. 

L'associazione, tra le diverse istanze avanzate, richiede di delineare "nello specifico e con esattezza ciò che è ristorazione e ciò che non lo è, cosa può realizzarsi anche attraverso la creazione di un registro delle imprese, con regole chiare e condivise, in modo da rappresentare un incubatore di riforme per il rilancio del settore". 

"La ristorazione non va dimenticata -sottolineano Alessandro Gilmozzi, presidente Ambasciatori del gusto e Carlo Cracco, associato e fondatore dell'organismo-. È immagine del fare impresa italiano, è opportunità di crescita per le future generazioni di professionisti, è lo strumento imprescindibile per valorizzare e difendere la qualità e gli interessi del made in Italy".

Riforma del lavoro, tax area dedicata, Fondo ristorazione ma anche No show, cashless e un ufficio istituzionale dedicato alle politiche di settore e di filiera sono le azioni necessarie -sostiene Ambasciatori del gusto-. Dovranno affrontare temi trasversali.
Il contesto normativo che caratterizza il mercato è connotato -sottolinea l'associazione- da limitazioni e iter procedurali particolarmente impattanti per il business delle imprese". 

"Il tema fondamentale è la riforma del lavoro -aggiunge l'associazione-. Occorre una concreta revisione del Ccnl anche prefigurando una nuova area dedicata, proprio perché questa settore non risponde alle logiche di mercato cui oggi è paragonato, ad esempio esercizi commerciali generici".

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EFA News - European Food Agency
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