Etichette vini/4. Cna Piemonte: "Non produciamo veleni"
I rappresentanti di categoria locali chiedono "attenzione e sostegno" e respingono gli allarmismi
Riguardo agli alert sanitari sulle etichette di vino, arriva l'ennesimo altolà: quello degli agricoltori piemontesi. "Il settore vitivinicolo non è un cartello di produttori di veleni", dichiara una nota della Cna del Piemonte.
"Vorremmo - afferma Lia Merlone, presidente Cna di Asti - che venisse usata maggiore cautela nell'equiparare il vino alle sigarette o ad altre sostanze tenendo anche conto del fatto che già oggi, nonostante non ve ne sia l'obbligo, molto produttori applicano etichette che segnalano la pericolosità dell'abuso di alcool, come l'etichetta che mette in guardia le donne in gravidanza".
"Ci vuole il giusto equilibrio - aggiunge Merlone - tra la sicurezza medica e alimentare e la demonizzazione di un prodotto che costituisce un'eccellenza italiana, che potrebbe avere notevoli ricadute sia in ambito economico che occupazionale. Non vogliamo venire equiparati a chi produce sostanze di per sé nocive anche se assunte in piccole quantità: bere un bicchiere di vino e fumare sono due cose ben distinte".
"La sofferenza che stanno patendo interi settori della nostra economia - sottolinea da parte sua il segretario regionale Delio Zanzottera - è sotto gli occhi di tutti. Andare a colpire ulteriormente un settore già molto provato dai rincari con questo tipo di iniziative non giova al nostro tessuto economico e imprenditoriale. Ci aspettiamo attenzione e sostegno, non allarmismi o facili quanto errate equiparazioni".
EFA News - European Food Agency