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CLARA MOSCHINI

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Maltempo. Milioni di danni tra frutta, vigne e serre allagate

Prime stime dopo l'ondata di maltempo sull'Italia: il beneventano tra le zone più colpite

L'agricoltura conta i primi danni dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sull'Italia con manifestazioni violente che hanno provocato frane, smottamenti ed esondazioni. Piante sradicate, interi campi coltivati allagati tra frutteti, vigneti e ortaggi e serre: sono le prime evidenze delle turbolenze che l’analisi dell’European severe weather database sta monitorando e che hanno provocato danni stimabili in alcuni milioni di euro. 

Nell’arco delle ultime 48 ore si sono verificati in Italia ben 17 eventi estremi, dalla tromba d’aria a Valmontone nel Lazio alle bufere di vento fino alla grandine e ai violenti temporali che si sono abbattuti nel centro sud mentre nel nord cade copiosamente la neve. Particolarmente grave la situazione in Campania dove, secondo Coldiretti, nella zona di Capaccio e Paestum nel Salernitano è uscito dagli argini il fiume Sele allagando le coltivazioni di ortaggi invernali e le serre dove vengono coltivate le gustose verdure della quarta gamma.

Nel beneventano si contano i danni provocati dall’esondazione del fiume Calore che ha invaso circa 200 ettari di coltivazioni compresi i pregiati vigneti della zona di Solopaca e nel Casertano sono finiti sott’acqua campagne e frutteti a causa dello straripamento del fiume Volturno.

Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente, sottolinea Coldiretti in un comunicato, "hanno provocato danni diretti sui terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con frane e smottamenti che compromettono colture e viabilità rurale". 

"La nuova perturbazione -aggiunge l'organizzazione- con apporto di aria fredda, ha fatto precipitare le temperature con il gelo notturno che rischia di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che il caldo anomalo ha favorito il risveglio vegetativo anticipato di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle". 

Si assiste a un'evidente tendenza alla tropicalizzazione che, precisa Coldiretti, "si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi". 

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EFA News - European Food Agency
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