Più che un cambio della guardia sembra un terremoto aziendale. Danone, la multinazionale francese del food infatti, ha nominato ben tre vice ceo. Si tratta di Veronique Penchienati-Bosetta, Shane Grant e Juergen Esser che riferiranno direttamente al ceo Antoine de Saint-Affrique. Più in dettaglio, Penchienati-Bosetta, attuale ceo di Danone International, è stata nominata anche vice ceo del Gruppo ed evp, employer value proposition per la nutrizione specializzata, le acque, il marketing globale e il digitale. Grant, attuale ceo di Danone North America, è stato nominato vice ceo del gruppo, ceo Americas ed evp dairy, plant-based e global sales. Esser, attuale chief financial, technology and data officer, è stato invece nominato group deputy ceo, responsabile di finanza, tecnologia e dati.

Non è finita qui però. Perché mentre avvengono queste nomine, che avranno effetto a partire dal 1° febbraio 2023, al contempo, Nigyar Makhmudova, evp chief growth officer e Floris Wesseling, presidente della zona Europa, entrambi membri del comitato esecutivo, hanno deciso di lasciare Danone "per perseguire i loro interessi professionali al di fuori dell'azienda". Altri "aggiustamenti" includono la nomina di un nuovo presidente della zona Europa, Pablo Perversi, che sostituisce Floris Wesseling. 

L'obiettivo di questa che appare più come una robusta iniezione di forze che non un semplice avvicendamento manageriale, è "collegare meglio le categorie e le regioni" e guidare la realizzazione della strategia Renew Danone. "La nomina di tre vicedirettori del gruppo con comprovata esperienza e leadership ci consentirà di migliorare ulteriormente la nostra eccellenza nell'esecuzione, e di elevare le nostre capacità e competenze di categoria in tutta l'azienda -spiega Antoine de Saint-Affrique-. Questo nuovo assetto di leadership porterà a un processo decisionale più rapido e migliore, a una maggiore velocità di esecuzione e a una migliore connettività nel percorso verso una crescita sostenibile e redditizia".