De' Longhi chiude il 2022 in calo
Conti appesantiti dal pessimo andamento dell'Europa
De' Longhi, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel settore del piccolo elettrodomestico dedicato al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa, ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 3.158 milioni di euro, in diminuzione del 2% (-5,9% a cambi costanti) rispetto al 2021. La società ha spiegato che pesato la diminuzione del 4% (-7% a cambi costanti) registrata negli ultimi tre mesi dell'anno.
L'ad Fabio De’ Longhi ha detto di ritenere che "il risultato ottenuto sul fronte dei ricavi nell’anno 2022 sia da valutare positivamente alla luce delle numerose sfide e crescenti difficoltà che il Gruppo si è trovato ad affrontare, come la drammatica evoluzione geopolitica e la dinamica inflattiva che hanno inevitabilmente deteriorato la fiducia e la capacità di spesa dei consumatori. In generale, l’andamento del quarto trimestre, migliore delle iniziali attese - unitamente agli effetti delle azioni implementate per la riduzione del magazzino ed il controllo dei costi - prelude ad un possibile andamento dei margini dell’anno appena chiuso allineato alla parte alta della nostra guidance, che stimava un Ebitda adjusted nell’intervallo di 320-340 milioni di Euro".
Il 2022 è stato infatti positivo nella prima parte dell'anno, sostenuto da una brillante performance del caffè, per poi evidenziare nel corso dei successivi trimestri un calo generalizzato del fatturato ad un tasso mid-single digit. Il cambio di scenario è imputabile a diversi fattori, spiega la società, come la complessa situazione geopolitica e la sfavorevole dinamica inflattiva, oltre ad un confronto sfidante con la straordinaria crescita realizzata nel 2021.
Questi fattori hanno temporaneamente indebolito la domanda di beni nell'area europea, mentre nelle altre aree geografiche il gruppo è stato in grado di mantenere il trend delle vendite in territorio positivo. L'Europa ha chiuso i 12 mesi in calo del 9,8% a 1.873 milioni di euro (-10,9% a 629,3 milioni nell'ultimo trimestre). Sono salite America (+10,8% a 624 milioni), Meia (+7,9% a 197 milioni) e Asia (+15,9% a 464 milioni).
EFA News - European Food Agency