Fao/2. Diminuisce la produzione mondiale di cereali
Nel 2022 prodotto l'1,7% in meno rispetto al 2021: in calo dello 0,7% anche l'utilizzo
L'offerta di cereali diminuirà ancora nel biennio 2022/2023. Lo sostiene il report sull'indice dei prezzi alimentari elaborato dalla Fao che ha alzato le previsioni per la produzione mondiale di cereali nel 2022: ora è prevista a 2.765 milioni di tonnellate, quantità di tutto rispetto eppure ancora inferiore dell'1,7% rispetto al risultato del 2021.
"Le revisioni al rialzo per l'Australia e la Federazione Russa -scrive il report Fao- indicano ora una produzione globale record di grano nel 2022, mentre la produzione totale di cereali secondari dovrebbe diminuire del 3,3% rispetto all'anno precedente".
L'utilizzo mondiale di cereali nel 2022/23, secondo la Fao, è "ora previsto in calo dello 0,7% rispetto all'anno precedente, per un totale di 2.779 milioni di tonnellate; si prevede che l'utilizzo totale del mais diminuisca, mentre l'utilizzo del grano aumenta e quello del riso cambia di poco rispetto all'anno precedente".
Nel suo nuovo rapporto, la Fao prevede che il commercio internazionale di cereali nel bienniol diminuirà dell'1,7% rispetto al livello record dell'anno precedente, raggiungendo 474 milioni di tonnellate. Le previsioni per le scorte mondiali di cereali si attestano a 844 milioni di tonnellate alla fine della campagna, facendo scendere il rapporto scorte/utilizzo mondiale per il 2022/23 al 29,5%.
Sono state riviste al ribasso "le previsioni per la produzione mondiale di riso" poiché, sostiene il report, "la produzione cinese, inferiore al previsto, ha più che compensato le revisioni al rialzo per il Bangladesh e diversi altri Paesi. Di conseguenza, si prevede che la produzione mondiale di riso diminuirà del 2,6% rispetto al massimo storico del 2021".
"Guardando al 2023 -aggiunge il report- le prime indicazioni indicano una probabile espansione delle superfici coltivate a grano invernale nell'emisfero settentrionale, soprattutto negli Stati Uniti d'America, grazie soprattutto ai prezzi elevati del grano. Tuttavia, i costi elevati dei fertilizzanti potrebbero influenzare i tassi di applicazione con implicazioni negative sulle rese".
I bassi prezzi interni "potrebbero causare una piccola riduzione delle piantagioni di grano nella Federazione Russa, il più grande esportatore mondiale, mentre si stima che i gravi impatti causati dalla guerra in Ucraina ridurranno le piantagioni di grano invernale del 40%. Si prevedono semine record in India, spinte dagli alti prezzi di mercato e di sostegno, e si prevedono semine relativamente alte in Pakistan, poiché l'acqua stagnante delle inondazioni del 2022 sta causando meno ostacoli di quanto inizialmente previsto".
EFA News - European Food Agency