Gli adolescenti? Dovrebbero bere più latte
Assolatte menziona un rapporto che approfondisce le esigenze nutrizionali dei più giovani
![Acidi grassi nel latte](https://www.efanews.eu/resources/big/986bdd3ef50afe127af6d1608c26a90d.jpg.webp)
Gli adolescenti italiani dovrebbero bere più latte. Questa la conclusione cui giunge Assolatte, attingendo ad un rapporto tra sport e alimentazione nel paper “Adolescenti sportivi e diete inadeguate” realizzato dal professor Andrea Ghiselli. Dal documento emerge come "l’adolescenza sia una fase di transizione molto delicata non solo a livello psicologico ma anche a livello nutrizionale, mentre le indagini di sorveglianza nutrizionale mostrano che molti adolescenti hanno un apporto inadeguato di vitamine e minerali, più pronunciato nelle femmine che nei maschi". Tra gli aspetti nutrizionali che destano maggiore preoccupazione, evidenzia Assolatte, c’è il basso consumo di latte/yogurt. Consumo che si abbassa proprio durante l’adolescenza per calare ancora nell’età adulta e che è responsabile del mancato raggiungimento dei fabbisogni di calcio (892 mg/die nell’adolescente maschio e 770 mg/die nell’adolescente femmina, contro un fabbisogno medio di 1100 mg/ die). Questo, accanto alla sedentarietà, al fumo di sigaretta, al consumo di sale e altri fattori, contribuisce al rischio osteoporotico in età più avanzata.
Fortunatamente, però, l’adolescenza è anche l’età nella quale una più vasta percentuale di persone pratica attività sportiva. Questo è importante per i ragazzi, non solo per i noti effetti sulla prevenzione dell’eccedenza ponderale, ma anche perché l'esercizio fisico regolare e la pratica di discipline sportive offrono altri vantaggi, tra i quali l'interazione sociale, la disciplina, lo sviluppo dell'identità e dell'autostima. E, non da ultimo, il fatto di aumentare il carico sull’osso e svolgere attività fisica all’aperto migliorano la deposizione del poco calcio assunto con la dieta e la formazione di nuovo osso.
Spesso però i ragazzi sono preda di mode/manie troppo restrittive o squilibrate come il facile ricorso a diete iperproteiche nella convinzione di un più facile aumento di performances e di miglioramento del proprio fisico. Talvolta, inoltre, la pressione degli allenatori e dei genitori può comportare un certo rischio di disturbi alimentari e di diete inadeguate. Le particolari esigenze nutrizionali degli adolescenti sportivi riguardano sia i macro che i micronutrienti. Le più importanti, anche se non uniche, riguardano le proteine, il ferro, il calcio, la vitamina D, i liquidi, e, per l'appunto, il latte. Purtroppo, l’apporto di calcio della popolazione adolescente italiana è estremamente basso e questo coincide con un bassissimo consumo di latte o yogurt.
Il paper di Assolatte conclude invitando ad un maggior consumo di latte, anche con una "spesa molto contenuta": anche un solo bicchiere "dopo l’attività fisica migliora il recupero muscolare, aumenta la sintesi proteica, restituisce le energie consumate, aumenta lo scarsissimo apporto di calcio degli adolescenti e reidrata in maniera gradevole".
EFA News - European Food Agency