Sudafrica: sicurezza alimentare a rischio per carenza d'acqua e d'energia
Si riveda il paniere a tasso zero, chiede il maggior produttore avicolo nazionale
Sempre più profonda la crisi in cui precipita l'industria del settore: nell'impossibilità di approvvigionamento idrico ed elettrico diverrà arduo coltivare mais e soia per i mangimi destinati al pollame locale, prima fonte proteica nel Paese
Astral, il più grande produttore di pollame integrato del Sudafrica, a fronte del perdurare della serie di black.out che da anni paralizza il Paese e che "pone a serio rischio la sicurezza alimentare nazionale", chiede che il governo rimuova l'Iva dai prodotti agricoli, ovvero che questi ultimi vengano inseriti nel paniere a tasso zero (che già contiene esenti da Iva uova, fagioli secchi e farina di mais), al fine di alleviare la pressione sia sulle industrie di settore che sui consumatori. Ed anche per tutelare i posti di lavoro nel comparto, come ha sottolineato in questi giorni Francois Baird, fondatore del Movimento FairPlay, dichiarando: "Il settore avicolo e il governo devono elaborare un piano per garantire che l'industria e i suoi posti di lavoro siano protetti” e che la fornitura avicola non venga interrotta. L'industria impiega direttamente più di 50.000 persone. "Il piano dovrebbe dare sostegno ripristinando immediatamente i dazi antidumping e abbattendo l'Iva sul pollame locale e sui mangimi per polli".
“Togliere l'Iva da un qualsivoglia prodotto alimentare influirà anche sulle entrate dello Stato", ha rincarato Mervyn Abrahams, coordinatore presso il Pietermaritzburg Economic Justice and Dignity Group, che tiene traccia dei prezzi degli alimenti. "Per la prima volta in Sudafrica, la sicurezza alimentare è seriamente minacciata a causa della dipendenza dell'agricoltura dalle infrastrutture e dai servizi di base, che stanno fallendo. Il costo crescente del paniere alimentare, che include il pollame come proteina di base, sottoporrà il consumatore a un estremo stress finanziario -ha aggiunto Abrahams puntando il dito su un annoso quanto irrisolto problema-. La scomparsa delle infrastrutture di base del Sudafrica, in particolare nei settori elettricità e approvvigionamento idrico, rende quasi impossibile un commercio redditizio. Non credo che il governo comprenda la gravità della situazione e il massiccio impatto che la riduzione di energia elettrica e idrica ha sui comuni cittadini e sulle imprese".
Astral, che ha già avvertito che l'utile semestrale potrebbe crollare fino al 90%, ha sospeso le spese previste per l'anno finanziario 2023 per circa 40 milioni di euro (737 milioni di rand sudafricani), facendo sapere che tuttavia devierà i fondi verso fonti energetiche di riserva che costeranno oltre 21 milioni di euro (400 mln di rand) solo nella prima metà dell'anno. A fronte di questo, commenta ancora Baird, “i piccoli allevatori di pollame senza i mezzi per usare energia alternativa sono in gravi difficoltà. I coltivatori di mais e soia che nutrono i polli non possono irrigare i raccolti. Il prossimo anno potrebbe profilarsi una carenza di mangime per il pollame, con un ulteriore rincaro sia dei fattori di produzione sia del prezzo finale a carico del consumatore".
EFA News - European Food Agency