Regione Liguria, ok al piano triennale su pesca e acquacoltura
Parere positivo al programma in linea con le finalità europee per dare nuovo impulso al settore
In Liguria è arrivato il parere positivo del Cal, il Consiglio delle autonomie locali, al nuovo piano triennale regionale della Pesca e dell’acquacoltura, valido sino al 2025. Il Piano si dimostra in linea con le finalità enunciate dall’Europa per dare nuovo impulso alla pesca e all’acquacoltura, per cercare di superare la crisi degli ultimi anni e i limiti strutturali del settore.
“Il programma esposto si basa sullo sviluppo sostenibile della pesca e dell’acquacoltura oltre che sul supporto all’evoluzione strutturale e organizzativa delle singole imprese, sull’espansione della multifunzionalità, sulla formazione professionale, sull’innovazione e sulla sicurezza del lavoro, nonché sull’accesso al credito -spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Alessandro Piana-. Particolarmente importante, oltre alle proposte di misure tecniche per la gestione delle diverse tipologie di pesca o per specie target, il capitolo sul potenziamento della ricerca".
"Studi fondamentali -aggiunge Piana- per una dinamica e aggiornata redazione dei piani di gestione locali, per integrare maggiormente il mondo della pesca e dell’allevamento marino nelle attività di ricerca e per valorizzare le conoscenze locali e tradizionali. Un coinvolgimento che vede in primo piano gli Enti locali interessati, anche attraverso il supporto di Anci Liguria, interpellando così i Comuni costieri e delle Aree Interne montane e rurali”.
La pesca professionale in Liguria registra una flotta di circa 490 imbarcazioni totali, ossia il 4% della flotta nazionale con 41 punti di sbarco del pescato, 36 siti di ormeggio e un'elevata qualità del prodotto.
Anche l’acquacoltura fa la sua parte, con impianti di allevamento di pesci e molluschi che contribuiscono a fornire ottimi prodotti ittici, sicuri sotto il profilo igienico-sanitario.
EFA News - European Food Agency