Antonio Tajani difende a tutto campo il Made in Italy e la sovranità alimentare. Il ministro degli Esteri è intervenuto in mattinata al congresso di Cia Agricoltori Italiani a Roma, soffermandosi innanzitutto sulle diatribe intorno alla dieta mediterranea.

"Mi pare che c'è stato almeno uno stop, però continueremo ad andare avanti perché è una scelta che danneggia l'agricoltura e danneggia" anche "la dieta mediterranea", che "è parte della nostra identità, della nostra cultura, ma soprattutto è una dieta che fa bene alla salute", ha commentato Tajani a margine del congresso.

Il ministro ha quindi spiegato che "le ambasciate fanno il loro lavoro, promuovono sempre e comunque il made in Italy. Favoriamo l'esportazione, dobbiamo occupare gli spazi che oggi occupa l'Italian sounding. A livello comunitario - ha rassicurato - stiamo lavorando per tutelare la qualità dei nostri prodotti".

Va sostenuta l'"economia reale", in quanto "produce ricchezza e benessere. Oggi", ha proseguito Tajani, "non c’è più opposizione tra industria e agricoltura", le quali "sono alleate e combattono insieme anche battaglia contro gli estremismi ambientalisti che danneggiano l’economia e il paese".

"Siamo impegnati nella lotta ai cambiamenti climatici - ha proseguito - ma dobbiamo tenere conto anche di chi lavora e produce, altrimenti diventa solo teoria. La migliore difesa dell’ambiente viene dall’agricoltura. Se abbandoniamo le aree interne si creano problemi di sicurezza ambientale”.

“In sintonia con tutto il governo, stiamo difendendo la dieta mediterranea, si tratta di salute e di questione identitaria. La dieta mediterranea fa bene. Ovviamente non bisogna esagerare, ma bere un bicchiere di vino a pranzo ed uno alla sera fa bene", ha detto il titolare della Farnesina, ribadendo di aver "scritto la lettera a vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrowskis perché si rivolga al WTO. l’Irlanda viola trattati commerciali Ue - ha detto il ministro degli Esteri -. Inoltre il parlamento Ue aveva votato a sfavore delle etichetta sul vino. Questa è concorrenza sleale".

Tajani ha anche attaccato "il Nutriscore", definito un "attacco inaccettabile" alla "qualità italiana" e alla "dieta mediterranea". In tal senso, ha auspicato, bisogna "puntare sempre di più all’export e combattere l’italian sounding, che significa che c’è voglia di cibo italiano". Nel frattempo, l'esportazione nel settore agroalimentare "è cresciuta ma vogliamo rinforzare la nostra posizione", ha concluso il Ministro ricordando che nei Balcani e in Africa "abbiamo cominciato lo sviluppo dell’internazionalizzazione e attività di export delle nostre aziende".