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CLARA MOSCHINI

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Fruit logistica 2023: ombre (tante) e luci (qualcuna) di un settore

A Berlino, politica e imprese convergono sulla necessità di un cambio di passo

Il settore ortofrutticolo italiano è in crisi, specie sul fronte dell'export, tuttavia ci sono tutte le carte in regola per un rilancio. Se n'è discusso a Berlino all'inaugurazione di Fruit Logistica 2023, alla presenza di autorità politiche e operatori di settore. "In questa fiera si respira l’italianità, che significa eccellenza. E da parte del governo c’è e ci sarà massimo supporto affinché questa italianità venga valorizzata", ha assicurato Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario all'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste. Da parte sua, Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, ha affermato: "La premier Giorgia Meloni ha tenuto molto al fatto che in questa fiera accanto al ministero dell’Agricoltura ci fosse il ministero degli Esteri. Una scelta simbolica, che significa tanto. Perché l’agroalimentare è l’elemento centrale che ha l’Italia per presentarsi all’estero!”.

Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutta di Alleanza delle Cooperative, ha messo in luce la "sofferenza dei produttori" che necessita "risposte". "Abbiamo il dovere di intervenire come sistema - ha detto - perché la situazione è critica, con perdite produttive, per alcuni prodotti del 20% e i consumi calano drasticamente”. Marco Salvi, presidente Fruitimprese, ha sottolineato il vistoso gap tra Italia (5 miliardi) e Spagna (16 miliardi) sul fronte dell'export ortofrutticolo. Al tempo stesso, però, ha indicato il "bicchiere mezzo pieno", rappresentato da kiwi e mele, "prodotti per i quali c’è grande innovazione e per i quali i produttori hanno saputo fare sistema. L’innovazione e l’aggregazione sono i due elementi cruciali per fare la differenza e su cui dobbiamo puntare”.

Un altro che ha indicato segnali di "controtendenza" è l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo: il suo territorio, ha detto, "sta crescendo e sta per sfondare il miliardo di euro di fatturato. Come ci sta riuscendo? Abbiamo l’ambizione di fare le cose bene e ci stiamo riuscendo: stiamo puntando tutto sulla qualità, e facendo tanti investimenti sul biologico. Stiamo spingendo anche sulla cultura del sano e buono, per esempio investendo su mense biologiche e a km zero nelle scuole”.

L’ambasciatore italiano in Germania Armando Varricchio ha invece insistito sul ruolo dell'export: "L’Italia deve puntare all’estero. Solo attraverso le relazioni internazionali possiamo tornare a fare la differenza, a partire dalla Germania che per l’ortofrutta resta il principale mercato di sbocco”.

lml - 29114

EFA News - European Food Agency
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