Vino made in Tuscany/2. Annata record per l'export
Oltre 690 milioni di Euro, in rialzo del 7%: il 57% va in Usa, Germania e Canada,
Per il vino made in Tuscany il 2022 sarà un’annata da record, almeno dal punto di vista degli incassi dell’export delle Dop. Le stime parlano di oltre 690 milioni di Euro, in rialzo del 7%, anche a fronte di una flessione in termini di volume (-3%), in linea con le altre Dop nazionali. Questo, secondo i dati Ismea che sono stati presentati nel week end scorso in occasione di PrimAnteprima, la manifestazione promossa da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze e organizzata da Promo Firenze che apre ufficialmente la Settimana delle Anteprime di Toscana, in occasione della quale i principali consorzi vitivinicoli presentano le nuove annate. La settimana prosegue oggi e domani con Chianti Classico Collection; mercoledì 15 Anteprima Vino Nobile di Montepulciano; giovedì 16 febbraio Anteprima Vernaccia di San Gimignano; venerdì 17 febbraio Anteprima L’Altra Toscana.
Nel dettaglio, il report Ismea indica che nel ranking nazionale la Toscana è settima per vino prodotto, con una quota media pari al 5% del totale: la sua unicità, tuttavia, emerge dal territorio che presenta 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 Dop (11 Docg e 41 Doc) e 6 Igt che presidiano la quasi totalità della superficie vitata toscana 95% contro una media nazionale che arriva al 62-64% (per i dati completi vedi articolo Vino made in Tuscany, spopola sua maestà il Chianti).
Secondo le prime elaborazioni, ancora provvisorie, nel 2022 sono stati imbottigliati 1,3 milioni di ettolitri di Dop, in flessione del 7% rispetto all’anno precedente, mentre l’Igp è scesa dell’8%, con 626 mila ettolitri. Per quanto riguarda l'export, la domanda di vini Dop toscani si concentra soprattutto nei Paesi extra Ue (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore): il 57% delle consegne viene effettuato negli Stati Uniti, Germania e Canada. Gli Usa, da soli, rappresentano il 34% in volume e il 38% in valore. In Ue, si registra una flessione del 3,7% della domanda di vini Dop toscani: mentre la richiesta oltreoceano cresce del 17% in valore, la domanda tedesca pur rimanendo forte è scesa sia in volume che in valore, così come quella del Regno Unito. Cresce del 10% il valore dell’export in Canada mentre nel Vecchio Continente le migliori speranze arrivano, a sorpresa, dalla Francia che fa segnare un +31% in termini di valore.
Qualche preoccupazione arriva dalla domanda interna: nel 2022 le Dop toscane hanno registrato una riduzione del 10,6% in volume, a fronte di un calo di circa il 6% per il comparto vino nel complesso. In termini di spesa i vini Igt Toscani mostrano invece, per il secondo anno consecutivo, un +2,8% dopo il +3,5% dell'anno scorso.
Il 2022 ha segnato un sostanziale aumento del ricavo medio in vigna, arrivato a oltre 7 mila Euro a ettaro, grazie a una positiva combinazione di aumento dei prezzi delle uve e delle rese: sono soprattutto Chianti e Morellino a mostrare aumenti sopra la media nazionale, mentre gli altri grandi rossi sono cresciuti ma a ritmi minori. Anche l’Igt Toscana nel 2022 ha visto crescere i listini del 20% su base annua a fronte di una crescita a livello nazionale appena del 3%.
Negli ultimi anni è cresciuta anche la superficie vitata biologica: l’ultimo dato disponibile, del 2021, contava oltre 25 mila ettari in bio che rappresentano il 40% dell’intera superficie regionale e il 20% del totale della superficie a vite bio in Italia. La produzione stimata di vino biologico della regione è di circa 350 mila ettolitri, il 15% dei 2,2 milioni di ettolitri a livello nazionale.
EFA News - European Food Agency