Alto Adige: 325 milioni dalla Pac
Coltivatori sudtirolesi incentivati a una gestione dei terreni rispettosa dell'ambiente
Dei circa 60 miliardi di euro, previsti dalla Politica Agricola Comune europea (Pac) per il quinquennio 2023-2027, un totale di 325 milioni di euro saranno destinati all'Alto Adige. Uno dei pilastri della Pac è la promozione dello sviluppo rurale (PSR), per il quale sono disponibili 64,9 milioni di euro all'anno e per il quale l'UE stabilisce il quadro di riferimento. L'Alto Adige può quindi stabilire i propri criteri per l'utilizzo dei fondi all'interno del piano strategico nazionale.
Nei prossimi cinque anni, 97,5 milioni di euro saranno versati attraverso l'indennità compensativa. La seconda fetta più grande della torta andrà ai sussidi per la fienagione. “Ciò significa che gli agricoltori ricevono denaro per la gestione rispettosa dell'ambiente dei prati. Si tratta di sostenere l'uso di pratiche agricole estensive e rispettose dell'ambiente sui prati da sfalcio", afferma l'assessore all’agricoltura, alle foreste, alla protezione civile ed al turismo, Arnold Schuler. Altre aree finanziabili sono il miglioramento del benessere degli animali, l'allevamento di razze in via d'estinzione, la distribuzione e la commercializzazione di prodotti agricoli, i progetti leader, il rilevamento di un'azienda da parte di giovani agricoltori e l'agricoltura biologica.
Per aumentare il numero di superfici coltivate con metodo biologico e contribuire così al raggiungimento dell'obiettivo della strategia Farm-to-Fork (entro il 2030, il 25% della superficie agricola dell'UE sarà coltivata con metodo biologico), sono stati rilanciati i pagamenti per superficie a questo scopo.
Il primo elemento consiste in pagamenti diretti agli agricoltori, concessi per ettaro di terreno agricolo – a condizione che siano soddisfatti i rispettivi requisiti. Per questo non è ancora stata fissata una somma, gli agricoltori possono farne richiesta individualmente. Il precedente bonus verde non è più applicabile. Una novità è il bonus alla ridistribuzione, di cui beneficeranno soprattutto le piccole imprese altoatesine. Nuovi anche i pagamenti per gli “eco-regolamenti” volontari, i cosiddetti eco-schemi. “Ci sono cinque categorie qui, due delle quali interessanti per l'Alto Adige: da un lato, per la detenzione - chi porta anche gli animali al pascolo riceverà un tasso di sovvenzione sensibilmente più alto. D'altra parte, ci sono soldi per l'inverdimento permanente delle aree coltivate, ovvero la crescita di un tappeto erboso tra i filari di mele e nel vigneto", spiega Schuler.
EFA News - European Food Agency