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CLARA MOSCHINI

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Carel si espande in Nuova Zelanda

L'azienda di sistemi di refrigerazione per il food service acquisisce Eurotec di Auckland

Il gruppo dei sistemi di condizionamento Carel ha annunciato la sottoscrizione di un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% del capitale di Eurotec di Auckland (Nuova Zelanda) specializzata in macchine per la refrigerazione con fatturato stimato in circa 6 milioni di Euro. L'operazione è un ulteriore tassello nella strategia di crescita del gruppo di Brugine (Padova), che nel 2022 dovrebbe superare quota 500 milioni di Euro e 100 assunzioni fatte (vedi Efa News dal titolo Carel punta a superare 500 milioni di fatturato nel 2022). Per il 2023 prevede altre 50 assunzioni in Italia.

L'obiettivo si fonda su una capacità di integrare continue acquisizioni: operazioni straordinarie di piccola taglia che hanno una ratio precisa nella visione strategica del gruppo. Carel è un'azienda hi-tech specializzata e nella progettazione, produzione e commercializzazione di hardware e software per la gestione di impianti di condizionamento dell'aria utilizzati anche dagli ipermercati. Collocata in una nicchia di mercato in un contesto in forte mutamento, ha come parole d’ordine sostenibilità, risparmio energetico, qualità dell’aria, refrigerazione

La società a inizio anno,è rientrata tra le aziende più attente al clima secondo la classifica 2023 stilata da Corriere della Sera, Pianeta 2030 e Statista, azienda specializzata in ricerche di mercato, ranking e analisi di dati aziendali. L’elenco riporta la lista delle 130 imprese italiane che hanno ridotto maggiormente il rapporto tra le loro emissioni di CO2 e fatturato: l'azienda padovana compare al 29° della classifica generale, seconda tra le aziende che si occupano di prodotti e componenti industriali, solo dopo la lombarda Gefran. 

L’analisi riguarda il tasso di riduzione dell’intensità delle emissioni tra il 2019 e il 2021 di 550 aziende attive nel Paese, selezionate in base al fatturato o alla quotazione nella Borsa italiana: sono stati valutati i consumi di CO2, suddivisi in emissioni dirette, come ad esempio l’uso di combustibili per il riscaldamento e per il parco auto e gas refrigeranti, e indirette, che derivano dalla generazione di elettricità acquistata, riscaldamento, raffreddamento e vapore. 




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EFA News - European Food Agency
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