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CLARA MOSCHINI

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L'inflazione cala ma attenti ai facili ottimismi

A mettere in guardia il Governo sono Unc e Federconsumatori che chiedono misure urgenti

“Ottima notizia. Effetto gas sul calo dell’inflazione”. è questo il commento dell’Unione nazionale consumatori ai dati Istat diffusi oggi sui prezzi al consumo che attestano una leggera flessione dell'inflazione (vedi Efanews dal titolo Istat: prezzi al consumo al +10% su base annua). "Vanno prorogati il taglio degli oneri di sistema e la riduzione dell’iva sul gas al 5% anche per il secondo trimestre 2023 -sottolinea l'Unc-. La riduzione delle bollette, infatti, è fondamentale per continuare a calmierare i prezzi". 

"L’emergenza inflazione è ben lungi dall’essere risolta: il costo della vita resta insostenibile -aggiunge il presidente Massimiliano Dona-. Per una coppia con due figli, l’inflazione al 10% significa una stangata pari a 3.167 Euro su base annua, di cui 969 Euro solo per mangiare e bere. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 2.931 Euro, 875 Euro per cibo e bevande. In media, per una famiglia, il rincaro è di 2.514 Euro. Il primato spetta sempre alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 3558 Euro, 1.157 Euro solo per i prodotti alimentari”.

Federconsumatori, in un comunicato ufficiale, parla di "una lenta attenuazione della crescita dei prezzi, che però non deve far cedere a facili ottimismi che produrrebbero gravi sottovalutazioni". Con l’inflazione a questo livello, le ricadute calcolate dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori per ogni famiglia sono di 2.980 Euro annui.

"Il costo maggiore di tali aumenti -aggiunge Federconsumatori- pesa in misura più forte sulle spalle delle famiglie meno abbienti, aumentando così le disuguaglianze nel nostro Paese. A tal proposito sarebbe necessaria e urgente, da parte del Governo, l’adozione di serie politiche di contrasto".

Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio, crescono di giorno in giorno le difficoltà delle famiglie, che si traducono in rinunce: "prosegue la riduzione del consumo di carne e pesce, pari al -16,9%, la riduzione del consumo di frutta e verdura, che riguarda il 12,9% dei cittadini, oltre alla ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza, abitudine adottata dal 47% dei cittadini e acquisti presso discount". 

"Alla luce di questa situazione -ribadisce la nota- si rende sempre più indispensabile un intervento del Governo per l’attuazione di politiche di sostegno ai redditi e al potere di acquisto delle famiglie, soprattutto quelle con minore capacità di spesa. Provvedimenti che si devono concentrare soprattutto sul contrasto al caro-energia, a partire dalla sospensione dei distacchi per morosità, dalla previsione di una garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, dalla costituzione di un Fondo contro la povertà energetica e dal contenimento del costo dei carburanti che incidono fortemente sulla determinazione dei prezzi di beni e servizi".

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EFA News - European Food Agency
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