Successo per la seconda campagna di crowdfunding di Breaders
Forno Brisa incassa 3,5 milioni in due mesi: si candida a essere la prima public company della panificazione italiana
Forno Brisa, insegna commerciale di Breaders srl, che tradotto suona "fratelli di pane", società certificata B Corp e Great Place to Work, tira le somme della seconda campagna di crowdfunding targata Mamacrowd. Nel giro di due mesi, da quando è stata lanciata a dicembre, ha raccolto 3,5 milioni di Euro e punta a superare 4 milioni per creare quella che, con tutta probabilità, si può considerare la prima public company in Italia nel settore della panificazione. A dicembre, quanto è partita la campagna, l’obiettivo era quello di raggiungere 1.000 soci e superare 2 milioni di raccolta di capitale. Nella prima campagna, nel 2019 ha registrato l'overfunding in soli 3 giorni e portato 357 nuovi soci a bordo raccogliendo 1,2 milioni di Euro, sei volte l'obiettivo iniziale, e realizzando tutti i progetti previsti.
Il rinnovato successo viene raccontato in giro per l'Italia dai diretti protagonisti i quali hanno inventato un road show per spiegare come anche un forno possa concorrere nei record di equity crowdfunding italiani e incontrare investitori. Le prossime tappe sono fissate per il 27 febbraio a Pollenzo, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food e a Udine da Mamm Ciclofocacceria (data da definire).
Mamacrowd descrive la società come "un modello di bakery di successo che unisce pane e specialty coffee: Brisa vuole ora riunire alcune eccellenze del settore per uno sviluppo che va oltre il franchising". Sì perché Breaders, con 40 ragazzi sotto i 30 anni e oltre 350 soci, combina il business model dei tradizionali panifici con quello delle caffetterie, evolvendo verso un modello a filiera integrata: la società ha sviluppato il brand Forno Brisa che è diventato punto di riferimento delle bakery café italiane, "grazie a un progetto radicale e indipendente con una comunicazione unica e irriverente".
Questa è la seconda campagna che Forno Brisa lancia su Mamacrowd puntando a "una crescita rapida e sana attraverso l’apertura di ulteriori punti vendita, la realizzazione del Mulino, la partecipazione in altre bakery per la loro crescita e lo sviluppo della piattaforma digitale".
Per Mulino s'intende il Mulino Collettivo in Abruzzo, dove Forno Brisa coltiva già il suo grano: l’idea, fanno sapere dalla società, è quella di "arricchire ulteriormente l’ecosistema già esistente e aggiungere un nuovo tassello di conoscenza e competenza nella supply chain del pane: continuare a collaborare con i mugnai con cui il forno lavora da anni, ma completare anche la propria filiera, avendo il controllo completo della produzione della propria farina. Un altro progetto centrale è quello della digitalizzazione delle imprese artigiane appartenenti al gruppo, attraverso lo sviluppo di un software customizzato per la gestione delle bakery.
Secondo quanto sottolinea la piattaforma, sulla campagna Forno Brisa 2 & Friends è disponibile il servizio facoltativo di rubricazione a pagamento, si applicano le agevolazioni fiscali del 30%: Forno Brisa 2 & Friends riserva il diritto di liquidation preference a tutti gli investitori che aderiscono alla campagna, che saranno pertanto rimborsati per primi in caso di exit rispetto agli altri quotisti della società (secondo l'ordine di preferenza indicato in statuto). Inoltre, la nuova campagna di crowdfunding rientra tra gli investimenti del fondo Azimut Eltif-Venture Capital ALIcrowd II, istituito dal gruppo Azimut e gestito da Azimut Libera Impresa Sgr.
Partito con un fatturato di poco più di 350 mila Euro nel 2016, Brisa ora punta a raggiungere 4 milioni di Euro entro fine anno: il giro d'affari è cresciuto del 410% in cinque anni a un tasso di crescita del 37% tra il 2022 e il 2022. “Se grazie alla prima storica campagna crowdfunding siamo diventati una società collettiva con una rete di oltre 350 soci -spiega Pasquale Polito uno dei fondatori di Forno Brisa, insieme a Davide Sarti- in questo secondo round l’obiettivo è fare un passo in più, promuovendo la nascita di un modello d’impresa di intra-imprenditori - dove non esistono centro e periferia, ma si condividono conoscenze, valori e investimenti”.
Saranno 15 i nuovi assunti da Breaders per realizzare il piano di sviluppo del nuovo finanziamento. Queste nuove figure, che si occuperanno di panificazione, accoglienza nei negozi, torrefazione del caffè, digital marketing e agricoltura, seguiranno un percorso di formazione interno ed entreranno a far parte della squadra.
EFA News - European Food Agency