Camera: proposta di legge contro il "meat sounding"
Assica: "I prodotti di carne hanno competenze umane, profili nutrizionali e valori anche culturali profondamente differenti dalle imitazioni vegetali"
Un disegno di legge per "ripristinare le corrette condizioni di mercato tra tutti gli operatori del settore alimentare: prodotti completamente diversi dovrebbero essere indicati con nomi del tutto differenti". La bozza presentata dall’onorevole Mirco Carloni (Lega), presidente commissione Agricoltura della Camera, verrà discussa nelle prossime settimane nell'ambito della stessa Commissione.
Come afferma lo stesso ddl nella sua introduzione, i consumatori potrebbero essere "indotti a credere che il prodotto a base vegetale abbia un esatto equivalente nutrizionale (e magari che lo stesso sia stato lavorato con le medesime tecniche e cure tradizionali dell’arte salumiera) del prodotto a base di carne”. Viene mantenuta invece la facoltà di utilizzare tale denominazione laddove le proteine vegetali siano aggiunte a prodotti a base di carne, così come nel caso vengano abbinati vegetali e prodotti di carne o a base di carne. La proposta di legge si compone di sette articoli e si prefigge di “tutelare il patrimonio zootecnico nazionale, riconoscendo il suo elevato valore culturale, socio-economico e ambientale, nonché un adeguato sostegno alla sua valorizzazione” (art. 1).
L'iniziativa è stata ben accolta da Assica, il cui presidente Ruggero Lenti ha commentato: "Sono anni che assistiamo all'antipatico fenomeno di usurpazione dei nomi carnei da parte di prodotti che nulla hanno a che vedere con essa. É giusto restituire dignità ad un settore fatto di tanta competenza e capacità umana, tradizioni e impegno e investimenti quotidiani per migliorare cibi essenziali alla nostra alimentazione".
I prodotti non a base di carne sono "assolutamente legittimi - osserva il presidente di Assica - ma che altrettanto legittimamente dovrebbero usare nomi distinti da quelli carnei: i prodotti a base di carne racchiudono un insieme di competenze umane, profili nutrizionali e valori anche culturali profondamente differenti rispetto alle imitazioni vegetali".
"Da sempre siamo attenti a questo fenomeno e alla corretta disciplina delle produzioni di carne suina e salumi: l'emanazione già nel 2005 del c.d. Decreto Salumi - fortemente voluto da Assica, precisa Lenti - che fissa regole certe per l'uso dei nomi dei principali prodotti di salumeria è la prova dell'impegno concreto che abbiamo profuso nel tema. Auspichiamo ora che il disegno di legge possa avanzare rapidamente e divenire presto legge per avere un quadro normativo sempre più moderno e completo. Anche questa è sostenibilità economica e sociale".
EFA News - European Food Agency