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CLARA MOSCHINI

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Electrolux, il Governo vara un tavolo di crisi

Dopo la presa di posizione degli americani che non vedono di buon occhio la cessione ai cinesi di Midea

La vicenda Electrolux sta scatenando vieppiù preoccupazioni. Non solo per la portata occupazionale che comporta in Italia quanto, potremmo dire soprattutto, per "l'incursione" nell'affaire da parte dei cinesi di Midea, multinazionale fornitrice e partner di Electrolux, in precedenza interessata a rilevare Whirlpool. Sulla questione, e sulle sulle preoccupazioni della diplomazia americana per la possibile vendita del colosso dell'elettrodomestico ai cinesi, interviene adesso il Governo Meloni.

 A spiegare le iniziative che saranno messe in campo già nelle prossime settimane è Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero delle Imprese e del made in Italy, che da tempo sta seguendo la situazione di Electrolux. Nei mesi scorsi il colosso ha dichiarato 222 esuberi negli stabilimenti italiani (4 mila a livello mondo) tra Susegana (Treviso), Porcia (Pordenone), Solaro (Milano), Forlì e Cerreto d'Esi ,(Ancona). Il gruppo svedese starebbe ora valutando l'ipotesi di vendere ai cinesi di Midea, ma la cosa risulta decisamente poco gradita agli americani, che stanno già premendo sugli scandinavi per evitare la cessione e che premono anche sul Governo italiano affinché si attivi sullo stesso fronte. Agli americani, infatti, non piace affatto l'idea di trovare i cinesi in posizione di comando in una delle filiere tradizionali della manifattura italiana (vedi Efanews dal titolo Il caso Electrolux preoccupa gli americani).

"L'elettrodomestico di alta gamma è considerato un settore strategico -dice Bitonci riportato da Nordest Economia-. Per questo è in previsione l'apertura di un tavolo di crisi analogo a quello che è stato fatto per l'automotive. Su come il Governo intenda muoversi il sottosegretario spiega: "quello dell'elettrodomestico di alta gamma, considerati gli sviluppi futuri soprattutto in relazione alla domotica, è ormai diventato un tema di politica industriale internazionale. Per cui, dato che si tratta di un settore strategico il governo aprirà un tavolo di crisi come è stato fatto in precedenza per la chimica, la filiera dell'acciaio, l'automotive. L'obiettivo è dunque quello di riunire i player del settore, le associazioni di categorie e i sindacati per individuare le soluzioni migliori. Prima di tutto -prosegue Bitonci- occorre strutturare proposte incentivanti a sostegno del settore, studiare misure ad hoc per tenere la produzione dell'elettrodomestico d'alta gamma in Italia e in Europa, dato che quello di fascia bassa è destinato a trasferirsi verso l'Oriente".

Per quanto riguarda la richiesta arrivata dall'ambasciata americana di attivarsi per bloccare la vendita ai cinesi di Midea, Bitonci risponde: "non può stupire un interessamento degli Stati Uniti appunto per il ruolo ormai strategico che riveste questo settore. E non dimentichiamo che gli americani hanno molti interessi in Italia e hanno in programma un investimento importantissimo come quello per la fabbrica di chip di Intel. È normale che vogliano evitare una presenza troppo massiccia della Cina".

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EFA News - European Food Agency
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