Dal volo operoso delle api, l'avventura iniziata con Giovanni Battista Ambrosoli, fondatore della dinastia del miele, che in un paese-fazzoletto a un passo dal confine svizzero stabilì casa e bottega. "Una storia di operosità e affetti, che percorre le vicende di una famiglia coesa, fedele a un'etica del lavoro e dell'impegno esemplari. Una storia centenaria che guarda al futuro con la stessa visionaria dedizione con cui Giovanni Battista gettò le basi della più dolce delle imprese".

Così Mondadori descrive sul suo sito il libro "Ambrosoli. Una storia di famiglia e d'impresa" di Alessandro Ambrosoli e Silvia Cadrega, edito dalla storica casa editrice milanese, che ripercorre i cento anni d'attività della prestigiosa azienda del miele. E' infatti nel 1923 che Giovanni Battista Ambrosoli iscrive la sua azienda alla Camera di Commercio. Appena sei anni dopo, le caramelle e il miele Ambrosoli iniziano la loro conquista del mercato statunitense. Nel 1957, il primo Carosello.

A un secolo dal debutto, Ambrosoli è una delle poche aziende italiane che ancora fa leva sull'export ed è riuscita a reggere la concorrenza straniera. Con quasi 29 milioni di euro di fatturato nel 2021, Ambrosoli rappresenta un "caso aziendale che è stato studiato alla Bocconi" e un chiaro esempio di impresa familiare di successo, messa in piedi da "una famiglia vasta che si è mantenuta unita", ha raccontato Silvia Cadrega, uno dei coautori, durante una presentazione del libro l'altro ieri alla Libreria Rizzoli di Milano