Mense scolastiche. Angem: "Serve miglior qualità, non prezzo più basso"
L’Associazione nazionale della ristorazione collettiva interviene nel dibattito sul livello nutrizionale
In un momento particolarmente critico a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, l’intera filiera della ristorazione collettiva è messa a dura prova. Nonostante le difficoltà del settore, le aziende che offrono un servizio essenziale rifornendo le mense di scuole, ospedali e Rsa, puntano comunque a garantire sempre un’altissima qualità dei pasti offerti. E lo fanno valorizzando la sostenibilità delle produzioni zootecniche ottenute da allevamenti estensivi, per lo sviluppo di un mercato innovativo di carni ecosostenibili, a filiera corta e allevate al pascolo.
Di questi e altri temi si è parlato durante il convegno “Mense al pascolo. La sfida del bio e del km zero per la refezione scolastica del Lazio”, organizzato dal Progetto Life Grace, capofila Arsial, in collaborazione con Anci. All’iniziativa, che ha avuto luogo oggi in occasione della Giornata Internazionale della Refezione scolastica ha partecipato tra gli altri Carlo Scarsciotti, presidente di Angem, l’Associazione nazionale della Ristorazione Collettiva.
"La ristorazione collettiva scolastica è una delle eccellenze italiane. Come Angem siamo felici di prendere parte a iniziative come quella odierna che pongono l'attenzione sul valore educativo e nutrizionale delle mense nelle scuole", ha dichiarato Scarsciotti.
"È necessario però puntare sulla qualità dei cibi che portiamo sulle tavole. E per farlo, dobbiamo agire a monte, dai bandi di gara. La vera sfida - ha sottolineato il presidente di Anegem - è scrivere i capitolati con l’obiettivo di ottenere il miglior servizio e non il prezzo più basso. Dobbiamo tutti fare un passo in più per meglio valorizzare ciò che abbiamo di buono, con proposte concrete, con piedi a terra e senza inutili filosofie”.
EFA News - European Food Agency