Emissioni/2. Federagripesca ribadisce il no alla direttiva Ue
Piccinini: la regolamentazione del settore zootecnico con la proposta Ied è "eccessiva e ingiustificata"
“La proposta della Commissione sulle emissioni industriali non è accoglibile nella sua forma attuale". È quanto afferma il presidente di Fedagripesca, Carlo Piccinini prendendo spunto dalle dichiarazioni fatte dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida nel corso del Consiglio nazionale svoltosi ieri a Palazzo della Cooperazione. "Si tratta il settore agricolo europeo come un'industria equivalente ai settori altamente industrializzati -spiega Piccinini-. Ciò crea ripercussioni economiche e amministrative insostenibili per il settore ed è incoerente con le altre politiche dell'Ue".
"Abbiamo accolto con grande soddisfazione le parole del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida sulla posizione contraria alla Direttiva che il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fatrin ha rappresentato al Consiglio ambiente della Ue”.
“La regolamentazione del settore zootecnico attraverso la proposta di Ied, ossia Direttiva sulle emissioni industriali è eccessiva e ingiustificata -aggiunge Piccinini-. Soprattutto per le aziende agricole di piccole e medie dimensioni. Occorre sviluppare un approccio su misura per definire specifiche norme aziendali per le varie tipologie di aziende”.
“I dati utilizzati dalla Commissione per la revisione della direttiva -conclude Piccinini- risalgono al 2016 mentre vi sono dati relativi al 2020 che contraddicono la percentuale originariamente indicata di aziende agricole che sarebbero interessate dalla mia disciplina sulle emissioni. La Commissione si è sempre difesa dalle critiche affermando che solo il 13% delle aziende agricole commerciali europee sarà oggetto della proposta. Invece, prendendo in considerazione i dati più recenti, si passa, in particolare per il pollame, dal 15% al 58% delle aziende agricole dell'Ue interessate e per gli allevamenti di suini dal 18% al 61%”.
EFA News - European Food Agency