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CLARA MOSCHINI

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Siccità: commissario straordinario in carica fino al 31 dicembre

Agirà sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo

L'ipotesi di un commissario straordinario per la siccità (leggi notizia EFA News) inizia a prendere forma. E' quanto emerge dal tavolo governativo che ieri sera ha visto il confronto tra i ministri Matteo Salvini (Infrastrutture), Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Nello Musumeci (Politiche del mare e Protezione civile), Roberto Calderoli (Affari regionali), Raffaele Fitto (Affari europei, Sud, politiche di coesione e Pnrr), il viceministro Vannia Gava (Ambiente e Sicurezza energetica), i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli. Assente giustificato il titolare dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Frattin, in volo verso New York dove oggi partecipa alla Conferenza Onu sull’acqua.

Il commissario straordinario sarà in carica "a tempo", per l'esattezza fino al 31 dicembre 2023, e - secondo fonti governative - la sua nomina sarà "rinnovabile e con un perimetro molto circostanziato di competenze". La nuova figura istituzionale potrà "agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale. Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva", si è appreso da Palazzo Chigi al termine dell'incontro.

La definizione delle funzioni della nuova figura istituzionale è frutto di un compromesso tra la linea della Lega e quella di Fratelli d'Italia che, con il ministro Lollobrigida, ha insistito soprattutto sulla tutela del comparto agricolo colpito dalla siccità. E' da valutarsi se la scelta del commissario straordinario ricadrà su un tecnico o su un politico. Nel secondo caso, il nome ricorrente tra i media è proprio quello di Salvini, che ha presieduto il tavolo governativo in qualità di vicepremier.

Ieri, durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Europeo, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva detto: "Abbiamo ereditato una questione complessa. Stiamo lavorando a una cabina di regia, per un piano nazionale di intesa con le Regioni, utilizzando nuove tecnologie e avviando una campagna di sensibilizzazione. Il Governo - ha proseguito Meloni - sta lavorando a un provvedimento normativo con semplificazioni e deroghe per accelerare lavori essenziali. Intendiamo lavorare anche all’individuazione di un commissario straordinario che abbia poteri esecutivi rispetto a quanto definito dalla cabina di regia".

lml - 30211

EFA News - European Food Agency
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