It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Scende l'inflazione, sale il carrello della spesa di Pasqua

L'allarme lanciato dalle associazioni dei Consumatori



Scende l’inflazione ma non scende più di tanto il carrello della spesa. L'allarme arriva dalle associazioni dei consumatori che vedono all'orizzonte una Pasqua di rincari. L’inflazione sui beni alimentari è al 13,2%, il carrello della spesa segna ancora più 12,7% (vedi EFA News dal titolo Istat /2. Prezzi al consumo in lieve calo a marzo (-0,3%)). Sono questi due numeri quelli che, ancor più della stima di un’inflazione al 7,7%, colpiscono le associazioni dei consumatori: perché si parla di ricadute pesanti, che superano in media i 2 mila Euro a famiglia e portano una maggiore spesa di oltre 1.000 Euro solo per cibo e bevande.
 
Secondo Federconsumatori, il rallentamento della crescita dei prezzi è determinato principalmente dalla frenata dei costi energetici, ma continua a determinare ricadute estremamente onerose per le famiglie. Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, parliamo di quasi 2.300 Euro a famiglia.

“Non bisogna dimenticare, però, che tali aumenti pesano in misura maggiore per le famiglie meno abbienti: questo non fa altro che aumentare le disuguaglianze, le ingiustizie e le difficoltà nel nostro Paese -denuncia Federconsumatori-. L’associazione ricorda le rinunce e i sacrifici che le famiglie stanno facendo, con strategie di risparmio sempre più marcate: il 47% dei cittadini ricerca con assiduità sconti, offerte e promozioni e l’11% fa maggiori acquisti nei discount".

Secondo il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, "prosegue la discesa dell’inflazione grazie al calo dei beni energetici, ma non basta. Il calo delle bollette di cui si stanno avvantaggiando anche le industrie non si è ancora trasferito su tutti i prezzi finali dei beni. In particolare non è successo per i prodotti alimentari e per il carrello della spesa che restano con la stessa identica variazione tendenziale di febbraio, rispettivamente +13,2% e +12,7%".

"Non basta, poi, che l’inflazione diminuisca, ossia che i prezzi continuino a salire anche se con una dinamica attenuata -prosegue Dona-. Urge che i prezzi si abbassino e tornino ad essere normali e sostenibili per le famiglie. Il costo della vita sale ancora ed è sempre più insostenibile. Per una coppia con due figli, l’inflazione al 7,7% significa una stangata pari a 2306 euro su base annua, di cui 1015 solo per mangiare e bere, 1.062 Euro per il solo carrello della spesa".

La stessa inflazione pesa su una famiglia con un figlio per 2.114 Euro, di cui 916 Euro solo per cibi e bevande: per 2.603 Euro in più l’anno sulle famiglie numerose, dove servono oltre 1.200 Euro in più solo per la spesa alimentare.

E dietro l’angolo c’è la festività di Pasqua. Un appuntamento richiamato dal Codacons per il quale “la frenata dell’inflazione registrata a marzo dall’Istat non salverà le feste pasquali delle famiglie italiane, che troveranno una brutta sorpresa nell’uovo di Pasqua”.

"Il settore alimentare -dice il presidente Codacons Carlo Rienzi- registra, infatti, rincari medi del 13,2% che equivalgono ad una maggiore spesa pari a +1.015 Euro annui per una famiglia con due figli. Chi si metterà in viaggio durante la Pasqua dovrà invece fare i conti con aumenti medi del 6,3% per i servizi relativi ai trasporti. Questo significa che la Pasqua degli italiani sarà all’insegna dei rincari dei prezzi".


Fc - 30482

EFA News - European Food Agency
Related
Similar
◄ Previous page