I coltivatori Usa nel 2023 prevedono più ettari di mais e soia
I produttori intendono piantare 92 milioni di acri di mais, il 4% in più rispetto al 2022
Quello che in Italia è, per il momento, solo un'ipotesi, negli Stati Uniti è già diventato un progetto. Parliamo della decisione di cambiare, o aumentare certe colture a scapito di altre, a causa della siccità: negli Usa i produttori intendono piantare 92 milioni di acri di mais nel 2023, con un aumento del 4% rispetto allo scorso anno. Questo, almeno, stando al rapporto Prospective plantings pubblicato dal Nass, il National agricultural statistics service dell'Usda, il dipartimento americano dell'Agricoltura. Da noi, nelle province del Veneto quest’anno gli agricoltori hanno deciso di seminare più frumento al posto di soia e mais, altrove sostituito con il sorbo e nel Pavese c’è chi inizia a coltivare orzo invece del riso.
Secondo le stime, le intenzioni di piantare acri di mais sono aumentate o rimaste invariate in 40 dei 48 Stati: l'aumento maggiore è previsto nel Nord Dakota, dove i produttori intendono piantare 800.000 acri in più (oltre 323 mila ettari) rispetto al 2022. Se si realizzerà, la superficie coltivata a mais in Arizona e Idaho sarà la più grande mai registrata.
I coltivatori di soia, dal canto loro, intendono piantare 87,5 milioni di acri nel 2023 (oltre 35 milioni di ettari), con un leggero aumento rispetto allo scorso anno. In Minnesota, North Dakota, South Dakota e Wisconsin sono previsti aumenti di superficie di 100.000 o più ettari rispetto allo scorso anno. Si prevede una superficie record in Illinois, Nebraska, New York, Ohio e Wisconsin.
Il rapporto fornisce le prime stime ufficiali sulle intenzioni di semina degli agricoltori statunitensi per il 2023, basate su sondaggi condotti durante le prime due settimane di marzo. Dalle prime stime, dunque, la superficie coltivata a frumento per il 2023 è stimata a 49,9 milioni di acri, con un aumento del 9% rispetto al 2022, quella coltivata a grano invernale, pari a 37,5 milioni di acri, è aumentata del 2% rispetto alla stima precedente e del 13% rispetto allo scorso anno.
La superficie piantata ad altro frumento primaverile per il 2023 dovrebbe essere pari a 10,6 milioni di acri, in calo del 2% rispetto al 2022: per il grano duro si prevede un totale di 1,78 milioni di acri, il 9% in più rispetto all'anno scorso.
La Nass ha pubblicato anche il rapporto trimestrale sulle scorte di cereali, che fornisce stime sulle scorte in azienda e fuori azienda al 1° marzo. Secondo i risultati principali, le scorte di mais sono state pari a 7,40 miliardi di bushel, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le scorte di soia immagazzinate sono state pari a 1,69 miliardi di bushel, in calo del 13% rispetto al 1° marzo 2022 mentre il grano immagazzinato è stato di 946 milioni di bushel, in calo dell'8% rispetto a un anno fa e il grano duro immagazzinato ammonta a 35,8 milioni di bushel, con un aumento del 18% rispetto al 1° marzo 2022.
EFA News - European Food Agency