Il Consorzio del Lambrusco ha festeggiato 50 anni
Intervista esclusiva col presidente Claudio Biondi
E' parte integrante della cultura, della storia e delle tradizioni emiliane, di cui racconta la natura allegra, conviviale e briosa. È il Lambrusco: un vino che, sotto un unico nome, racchiude un'ampia gamma di interpretazioni e denominazioni, alcune delle quali sono nate oltre 50 anni fa. Ed è proprio a questo importante traguardo che è stato dedicato un evento presso il Museo Enzo Ferrari, luogo simbolo dell'estro, della maestria e del genio creativo del territorio.
"Aver raggiunto e superato i 50 anni dal riconoscimento delle più storiche DOC del Lambrusco è un traguardo importante" ha commentato Claudio Biondi, Presidente del Consorzio Tutela Lambrusco. "Una storia che, prima di tutto, ci teniamo a celebrare insieme ai nostri produttori. Sono loro i principali protagonisti di questo percorso".
Sono in tutto 70 le cantine, del modenese e del reggiano, facenti parte dell'attuale Consorzio Tutela Lambrusco. Di dimensioni diverse, dai piccoli produttori alle cooperative, essi rappresentano ben sei denominazioni, di cui quattro nate oltre cinquant'anni fa: Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC e Reggiano DOC. Dai vini più freschi ed immediati a quelli più ricchi e strutturati, il Lambrusco è un vino caratterizzato da una grande versatilità. Una caratteristica dovuta sia all'ampio ventaglio di vitigni, ben 12, appartenenti alla famiglia di uve, ma anche ai diversi metodi e tipologie produttive. Specialmente negli ultimi anni, infatti, in aggiunta al frizzante che ne è senza dubbio la declinazione più diffusa, si sono affermati gli spumanti Metodo Charmat e Metodo Classico, così come vini Lambrusco prodotti con rifermentazione in bottiglia.
"Con lo sguardo siamo già proiettati ai prossimi 50 anni" continua Biondi. "Se è importante celebrare i traguardi, lo è altrettanto restare al passo con i tempi e capire come comunicare al meglio e promuovere l'identità e le peculiarità dei nostri vini negli anni a venire, dialogando con un pubblico sempre più attento, informato ed esigente. Per farlo al meglio è essenziale un costante confronto tra generazioni. Per questo ci teniamo che i produttori più esperti così come le giovani leve possano avere spazio e voce nelle iniziative promozionali, lavorando fianco a fianco per rafforzare l'immagine del Lambrusco in Italia e nel mondo".
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