Nestlé inaugura l'Istituto di Scienze Agrarie
Caffè e cacao "sostenibili" coltivati dagli esperti della multinazionale con tecniche d'avanguardia
Un progetto globale per un'agricoltura sostenibile e per un cibo salutare. Così si presenta il Nestlé Institute of Agricultural Sciences, inaugurato oggi a Losanna, nel corso di una conferenza stampa breve ma ricca di collegamenti e interventi da parte di operatori di settore.
Come ricordato da Stefan Palzer, vicepresidente esecutivo di Nestlè, "il cibo deve essere nutriente ma anche sostenibile". Il progetto dell'Istituto di Scienze Agrarie nasce dunque per mettere a regime "le soluzioni che la tecnologia ci offre" e "colmare il gap" nello sviluppo che certe aree della terra soffrono. Presso il nuovo istituto, ha sottolineato Palzer, lavoreranno "quaranta esperti per piantagioni di caffè e cacao", che già sono all'opera per selezionare le coltivazioni più resistenti alle sfide in atto, a partire dal cambiamento climatico.
Intervenendo all'inaugurazione, il presidente di Nestlé Paul Bulcke ha dichiarato: "Abbiamo coltivato relazioni dirette con generazioni di agricoltori di tutto il mondo. Per continuare a fornire alle persone alimenti gustosi, nutrienti e convenienti, dobbiamo passare insieme a un sistema alimentare più sostenibile. Il nuovo istituto rafforzerà la nostra esperienza e utilizzerà la nostra rete globale per sostenere le comunità agricole e proteggere il nostro pianeta".
Nel nuovo istituto, gli esperti di Nestlé esaminano e sviluppano soluzioni in aree di interesse chiave come la botanica, i sistemi agricoli e il bestiame da latte. Il progetto si basa sull'esperienza maturata dalla multinazionale nel settore delle scienze vegetali. Per molti anni, infatti, gli scienziati delle piante Nestlé hanno contribuito ai piani di approvvigionamento sostenibile di cacao e caffè attraverso il Nestlé Cocoa Plan e il Nescafé Plan, che include la recente scoperta di più varietà di caffè resistenti alle malattie e alla siccità.
Nestlé sta ora rafforzando questa competenza e ampliandola ad altre colture, tra cui legumi e cereali. L'istituto sta inoltre lavorando con gli agricoltori per sperimentare pratiche di agricoltura rigenerativa per migliorare la salute del suolo e incoraggiare la biodiversità. Gli esperti stanno infine esplorando nuovi approcci nel settore lattiero-caseario, valutando in particolare la riduzione delle emissioni di gas serra da parte dei bovini.
"Il nostro obiettivo è identificare le soluzioni più promettenti per promuovere la produzione di materie prime nutrienti riducendo al minimo il loro impatto ambientale. Adottiamo un approccio olistico e consideriamo diversi fattori, tra cui l'impatto su resa, impronta di carbonio, sicurezza alimentare e costi, nonché la fattibilità dell'aumento di scala", ha dichiarato Jerome Dijkman, direttore del Nestlé Institute of Agricultural Sciences.
Come parte della rete globale di ricerca e sviluppo di Nestlé, l'istituto collabora strettamente con partner esterni tra cui agricoltori, università, organizzazioni di ricerca, startup e partner industriali per valutare e sviluppare soluzioni basate sulla scienza.
Intervenendo all'inaugurazione, Valérie Dittli, consigliere di Stato del cantone svizzero di Vaud, ha detto: "Il nuovo istituto sta rafforzando il cantone di Vaud come centro di eccellenza per la ricerca e l'istruzione in agricoltura e alimentazione. Contribuisce inoltre agli sforzi che sono in corso per sostenere gli agricoltori di fronte ai cambiamenti climatici L'agricoltura è al centro di un'alimentazione di qualità - ha aggiunto Dittli - e nel cantone Vaud possiamo contare su un ecosistema innovativo che riunisce partner tra cui professionisti agricoli, scuole di istruzione superiore e centri di ricerca privati come quello di Nestlé".
Oltre alle sue nuove strutture presso Nestlé Research in Svizzera, l'istituto incorpora un'unità di ricerca scientifica sulle piante esistente in Francia e aziende agricole con sede in Ecuador, Costa d'Avorio e Tailandia, nonché partnership con aziende agricole di ricerca.
EFA News - European Food Agency