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CLARA MOSCHINI

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Imballaggi: riforma Ue contestata da consumatori e produttori

Codacons: "Danno economico e anche per la salute; rischiamo più sprechi"

Il nuovo regolamento sugli imballaggi, in discussione in queste settimane al Parlamento Europeo sta scontentando un po' tutti, anche i più convinti difensori della sostenibilità. E' di oggi la dichiarazione ufficiale del Codacons, secondo cui il possibile divieto di confezioni monuso di peso inferiore a 1,5 kg rischia di penalizzare "i consumatori, specie i single e le coppie senza figli, e rischia di determinare rincari dei prezzi di frutta e verdura nei supermercati", con un "danno economico per la generalità dei consumatori".

Se da un lato, "è giusto ridurre gli imballaggi e limitare il loro peso sull’ambiente, dall’altro è innegabile che una simile misura avrebbe un effetto dirompente sulle abitudini dei consumatori". Secondo Codacons, “la necessità di contrastare la produzione di rifiuti e salvaguardare l’ambiente deve andare di pari passo col rispetto dei diritti dei consumatori, e non può essere perseguita attraverso obblighi squilibrati e sproporzionati che pesano sulla collettività e danneggiano le tasche delle famiglie".

"Semmai l’Ue deve imporre a tutti i produttori imballaggi al 100% riciclabili, privi di plastica e con minimo impatto sull’ambiente, ponendo il problema a carico delle aziende e non certo dei consumatori”, conclude il presidente di Codacons Carlo Rienzi.

Da parte sua, in una nota, Coldiretti ha espresso timore per "un effetto dirompente sulle abitudini di consumo degli italiani e sui bilanci delle aziende agroalimentari". Il possibile nuovo regolamento europeo, secondo Coldiretti rischierebbe di aprire "ad una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori".

Oltretutto, viene ricordato nella nota, "i prodotti di quarta gamma, dalle insalate in busta alla frutta confezionata, sono ormai entrati profondamente nelle abitudini degli italiani, con il pericolo di ridurne il consumo, già calato dell’8% per la frutta e del 10% per gli ortaggi nel 2022, con un impatto pericoloso sulla salute".

Coldiretti denuncia anche un altro aspetto della direttiva europea che impone la standardizzazione delle bottiglie per il vino e la riduzione del loro peso, eliminando di fatto il formato magnum ma anche le tipologie più “importanti”, come ad esempio quelle necessarie per i grandi vini invecchiati. "Un vero e proprio stravolgimento che soprattutto nel caso del vetro – sottolinea Coldiretti – rischia peraltro di vanificare tutto il lavoro fatto nel corso degli anni sul fronte del riciclo per indirizzarsi verso un riutilizzo dai contorni problematici e poco chiari".

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EFA News - European Food Agency
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