“Un mondo, nel nostro caso un Paese, senza bambini, è un Paese senza futuro”. Così si è espresso Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, intervenuto questa mattina agli Stati generali della natalità, aperti stamattina a Roma, alla presenza di personalità del mondo politico, imprenditoriale e associativo, per discutere il tema della crisi demografica.

“Gli ultimi dati Istat sono drammatici e prevedono 12 milioni di italiani in meno entro il 2070 - ha continuato il consigliere - è allarme decrescita”. E a pesare sul fenomeno sarà sempre di più la denatalità. “Flussi migratori regolari e programmati di persone formate responsabilmente nei Paesi di origine e qui da noi è una misura utile e necessaria – ha detto Scordamaglia - ma non la soluzione definitiva: si deve tornare a sostenere concretamente la natalità aiutando le famiglie, sostenendo i giovani a trovare un lavoro remunerativo, dando fiducia, offrendo salari sufficienti alle famiglie giovani e accesso agevolato ai mutui per la casa”.

In questo senso il consigliere ha sottolineato il ruolo del settore agroalimentare italiano: “Non siamo solo aziende impegnate nel campo della produzione e del commerciale, ma siamo soprattutto cittadini che operano nel tessuto sociale e che vogliono impegnarsi per dare il proprio contributo, sui temi più critici e principali per il futuro del nostro Paese”.