Turismo, Italia capitale mondiale dell'enogastronomia
Istat, un terzo della spesa dei turisti è destinato alla tavola/Allegato
Il cibo è diventato la voce principale del budget della vacanza in Italia. Oltre un terzo della spesa dei turisti, infatti, è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. È quanto emerge dall’audizione dell’Istat alla Commissione attività produttive della Camera sul Piano strategico del turismo.
In complesso, si tratta di un impatto economico valutato attorno a 30 miliardi di Euro nel 2022, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle ferie per i primati a tavola. Una domanda che spinge anche i piccoli borghi dove le presenze del 2022 superano i livelli pre-pandemici del 2019, con un incremento del +13,7% secondo l’Istat.
L’Italia è diventata, dunque, secondo Coldiretti, leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa di 5.450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Abbiamo la leadership nel biologico con circa 86 mila aziende agricole biologiche, 25 mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10 mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
Senza dimenticare il boom delle 25.400 aziende agrituristiche italiane, che sono in grado di offrire un potenziale di più di 294mila posti letto e 532 mila coperti per il ristoro secondo Terranostra e Campagna Amica.
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EFA News - European Food Agency