Lo studio dell'Università Berkeley sugli effetti inquinanti della "carne" sintetica (leggi notizia EFA News) hanno riscosso ampi consensi tra gli esponenti della maggioranza di governo. 

Il sottosegretario all'Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra ha ricordato la contrarietà del governo Meloni alle nuove procedure alimentari, che hanno prodotto un disegno di legge ad hoc (leggi notizia EFA News). Pertanto l'indagine californiana "conferma la correttezza della nostra posizione", commenta il sottosegretario. 

"Ora la realtà appare molto più chiara a tutti e non solo a noi: l'intento era demonizzare la zootecnia e le nostre abitudini alimentari, in funzione di logiche commerciali che nulla hanno a che vedere con la salute e la salvaguardia dell'ambiente. Ora cosa diranno i cantori del cibo sintetico per difendere gli interessi delle multinazionali che premono per farci ingurgitare il loro cibo sintetico? Accuseranno di pericoloso sovranismo anche gli studiosi dell'università della California o manderanno giù l'amaro boccone della verità scientifica, che rimane comunque meno indigesto di una polpetta sintetica?”, conclude La Pietra.

Gli effetti inquinanti certificati dai ricercatori di Berkeley hanno suscitato la reazione del presidente della Commissione Agricoltura al Senato Luca De Carlo: "Questo si chiama difendere l’ambiente? O è piuttosto difesa degli interessi delle multinazionali, che ci vorrebbero tutti inconsapevoli consumatori di un cibo appiattito costruito in laboratorio?”.

Lo studio californiano, dunque, svela "la vera faccia della carne sintetica, quella di un grande business per multinazionali e investitori" e "non può far altro che rafforzare il “no” dell’Italia e del Governo a questi prodotti, alla loro produzione e alla loro importazione”, conclude De Carlo.

Da Strasburgo si è levata la voce dell'eurodeputata Paola Ghidoni (Lega-Id), che chiede "alla Commissione europea di interrompere i finanziamenti previsti per la ricerca sulla carne sintetica che, a seguito di una mia interrogazione, sono emersi ammontare a 20 milioni di euro. Una cifra importante, che può essere destinata al sostegno dei produttori tradizionali, delle nostre eccellenze e di un’intera filiera che sta sopportando faticosamente gli aumenti dei prezzi di energia e materie prime”.

Da parte sua, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio ha dichiarato sui suoi profili social: "Non ci facciamo ingannare da chi sta spendendo miliardi di dollari per convincerci che la carne coltivata è la soluzione a tutti i mali. Noi continueremo a sostenere i nostri allevatori, che seguono le regole e producono carne nutriente e buona da mangiare”.