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CLARA MOSCHINI

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Transizione green e cibi sintetici: Timmermans contestato a Taranto

Blitz di Coldiretti con striscioni contro il vicepresidente della Commissione Europea

Bruxelles ritenuta responsabile della Xylella e di tutte le normative che tagliano le gambe al comparto agroalimentare italiano.

Si era recato a Taranto, città simbolo del declino industriale italiano e dei disastri eco-sociali per parlare di transizione ecologica e di riconversione lavorativa. Ad accoglierlo, però, ha trovato un nutrito stuolo di agricoltori venuti per contestarlo. Il vicepresidente della Commissione Europea, con delega all’azione per il clima e il Green Deal Frans Timmermans, è stato ospite di un dibattito al Teatro Comunale Fusco, promosso dall'associazione Genitori Tarantini, dove si era soffermato sulle prospettive per le prossime generazioni e sulla necessità "porre fine alla contraddizione che abbiamo avuto per decenni di conflitto tra ambiente e produzione industriale, di scelta tra salute e lavoro".

Gli agricoltori del Sud Italia, tuttavia, parlano un linguaggio diverso ed evidenziano ben altre priorità, come ha dimostrato il blitz di Coldiretti davanti al teatro, con striscioni recanti le seguenti scritte: "Niente Europa senza agricoltura, no al cibo da laboratorio”; “Timmermans scendi dal pero!”, “Timmermans think different!”, “Ue svegliati! La Xylella ti invade”, “Stop ai cibi stranieri inquinati, regole uguali per tutti”, “L'allevamento non fa inquinamento”, “No consumo di suolo, i pannelli mettiamoli sui tetti”, “Direttiva emissioni=stalle chiuse”, “No alla direttiva ammazza stalle”, “No alla distruzione della pesca europea”, “Il nutriscore inganna i consumatori”, “Ue senza carne e formaggi apre le porte al cibo da laboratorio”, “Timmermans non ti è rimasto nulla di socialista”.

Nel mirino di Coldiretti "le follie dell’Unione Europea tra normative ideologiche e follie senza freni che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e l’agricoltura tricolore", spiega una nota. Gli agricoltori mettono infatti sotto accusa “le follie a tavola dell’Ue”, con gli effetti sull’agricoltura degli orientamenti comunitari, dalle frontiere colabrodo che hanno fatto entrare in Puglia la Xylella alle indicazioni allarmistiche sul vino, dalle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori a partire dall’olio extravergine pugliese al divieto della pesca a strascico, dalla direttiva ammazza stalle al via libera a larve e grilli nel piatto". Tutte scelte che "colpiscono l’agricoltura e l’allevamento tradizionale ed aprono le porte alla messa in commercio di carne, pesce e latte di laboratorio", si legge nella nota di Coldiretti.

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EFA News - European Food Agency
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