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CLARA MOSCHINI

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Alternative veg: arriva il finto Philadelphia

Il lancio sfrutta la notorietà del brand lanciato in Italia nel 1971

Secondo l'Eurispes, vegetariani e vegani in Italia continuano a calare, attestandosi al 6,7% della popolazione nel 2022 (erano circa il 9% solo 2 anni prima), eppure i responsabili marketing si affannano a lanciare nuovi prodotti veg sfruttando anche la popolarità di brand storici. Ultimo caso, il mitico Philadelphia, marchio globale di Mondelēz, sul mercato italiano da più di 50 anni. 

Secondo l'azienda "le varianti plant-based sono acquistate regolarmente da un italiano su due e il comparto registra ogni anno tassi di crescita continua" (nel 2022, +2,8% a volume, fonte Astraricerche, con uno studio commissionato dagli stessi produttori di Unionfood).

Per questo "con l’obiettivo di rispondere alle esigenze del crescente numero di consumatori che prediligono un’alimentazione a base vegetale l’azienda lancia nel mercato italiano Philadelphia Vegetale, la prima referenza vegetale del brand". 

Il nuovo prodotto è a base di mandorla e avena ed è il risultato di studi e ricerche destinate a far assomigliare il fake al "vero" Philadephia. 

Secondo Viviana Giammello, Marketing Philadelphia Italia, “Philadelphia, con la sua diversificazione in termini di gusto, texture e porzioni, da oltre 50 anni è presente sulle tavole degli italiani. Con il lancio di Philadelphia Vegetale vogliamo soddisfare i desideri del consumatore contemporaneo che spesso sceglie una dieta a base di prodotti vegetali, senza rinunciare al gusto e alla qualità. Questa referenza rivoluziona lo scaffale delle varianti vegetali e proietta Philadelphia in un nuovo mercato in continua espansione”. 

Per il lancio di "questa irresistibile novità" non poteva mancare il corredo dell'impegno per la sostenibilità. Per celebrare il lancio della nuova referenza, Philadelphia ha siglato una partnership con Biofarm per realizzare un frutteto digitale, composto da 200 mandorli presenti in 4 realtà agricole locali distribuite in Sicilia, Sardegna e Puglia, contribuendo così all’assorbimento di circa 34.000 Kg di CO2 all’anno.

red - 31472

EFA News - European Food Agency
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