Semestre europeo: impegno della Spagna nella tracciabilità della pesca
Tra le priorità indicate dal ministro Planas: autonomia alimentare e decarbonizzazione della flotta
Il ministro spagnolo dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione Luis Planas ha assicurato che uno dei temi su cui si concentrerà il lavoro della Spagna durante il semestre di presidenza di turno dell'Unione europea sarà quello di rafforzare lo sforzo comune tra gli Stati membri per migliorare i controlli e la tracciabilità dei prodotti della pesca importati da paesi terzi.
In risposta a un'interrogazione parlamentare al Senato, il ministro ha ricordato che nel caso della Spagna la pesca estrattiva produce circa 800.000 tonnellate all'anno, ma le importazioni rappresentano più del doppio, 1,7 milioni di tonnellate. Per questa ragione ha fatto in modo che oltre a garantire la sostenibilità dell'attività intracomunitaria e il rispetto della normativa europea su resa massima sostenibile e scarti, sia necessario prestare attenzione anche ai prodotti importati.
Il ministro ha ammesso che il controllo effettuato dalle organizzazioni regionali di pesca e il regolamento comunitario in Europa, che stabilisce un controllo tra il 5% e il 15% dei prodotti importati, sono meccanismi che funzionano bene, ma "non dobbiamo adagiarci sugli allori” ed è necessario migliorare le prestazioni. Per compiere ulteriori progressi in questo ambito, ha citato, ad esempio, la promozione della digitalizzazione dei controlli all'importazione e il rafforzamento della collaborazione internazionale, oltre al regolamento europeo.
In relazione alle priorità della presidenza spagnola dell'Ue in tema di pesca, il ministro ha indicato che ruoteranno intorno all'autonomia alimentare e al contributo delle catture di pesca, alla decarbonizzazione della flotta e alla fissazione di massimali ammissibili e pluriennali rate.
EFA News - European Food Agency