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CLARA MOSCHINI

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G7 Hiroshima: l'appello del Programma Alimentare Mondiale

Contro la fame nel mondo, all'impegno dei governi va affiancato quello dei privati

'Il mondo produce cibo a sufficienza per nutrire tutti sul nostro pianeta. Eppure, 345 milioni di persone affrontano la minaccia della fame. Ho esortato le nazioni del G7 a guidare lo sforzo internazionale per invertire questa crisi e rafforzare i sistemi alimentari globali". Lo ha dichiarato Cindy McCain, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale (Wfp). Alla vigilia del G7 a Hiroshima (19-21 maggio 2023), il Wfp ha avanzato una serie di proposte a breve e a lungo termine, lanciando un appello ai governi impegnati nel vertice.

L'organizzazione facente capo alle Nazioni Unite segnala innanzitutto che "fino a 828 milioni di persone non sono sicure della provenienza del loro prossimo pasto e 343.000 persone soffrono di fame 'catastrofica'". Per rispondere all'emergenza, il Wfp menziona innanzitutto ciò che già sta attuando sul campo nelle crisi umanitarie in corso, in particolare in Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Sudan, Siria e Yemen.

"Nel 2022, il G7, insieme all'Ue, ha fornito quasi l'80% di tutti i finanziamenti al Wfp - ricorda una nota dell'organismo Onu -. Dobbiamo basarci su questo impegno: non c'è tempo da perdere. Dobbiamo incoraggiare i leader del G7 ad affrontare la sicurezza alimentare globale e sostenere gli sforzi di sviluppo strategico che miglioreranno la vita di milioni di persone in tutto il mondo, in modo da poter costruire un futuro più equo, pacifico e sostenibile per tutti".

In primo luogo, suggerisce il Wfp, "i governi devono dialogare tra loro e farsi avanti per compensare le reciproche carenze, scambiandosi competenze e risorse. L'assistenza alimentare è fondamentale per prevenire la fame acuta e la malnutrizione, ma è una soluzione a breve termine e ha un costo elevato. L'assistenza alimentare deve essere combinata con investimenti a più lungo termine nello sviluppo e nell'aumento della produzione agricola sostenibile".

Alla luce delle attuali crisi diplomatiche e climatiche, che "stanno erodendo decenni di guadagni in termini di sviluppo", il Wfp esorta i leader mondiali a "continuare la Black Sea Grain Initiative per consentire le esportazioni di grano dall'Ucraina al resto del mondo".

Sempre sul fronte climatico, "i governi dovrebbero investire in sistemi di allerta precoce" e "sostenere la collaborazione del Wfp con una serie di partner del settore pubblico e privato volti a sviluppare programmi di finanziamento del rischio climatico che aiutino ad anticipare, assorbire e riprendersi rapidamente dagli shock climatici".

Inoltre, la comunità internazionale dovrebbe consentire ai piccoli agricoltori "l'accesso ai giusti input - sementi, fertilizzanti e conoscenze tecniche - nonché promuovere programmi scolastici per aiutare i piccoli agricoltori e rafforzare l'istruzione nazionale, la protezione e ammortizzatori sociali per il futuro della prossima generazione".

Il Wfp chiede poi al G7 di "incoraggiare i propri partner e alleati a intensificare il loro sostegno e a includere il settore privato con le sue soluzioni e competenze, per lavorare con il Wfp, i governi nazionali e le comunità interessate per portare avanti azioni collettive e innovazione per ottenere cibo e sicurezza nutrizionale".

Gli ultimi due punti riguardano il "sostegno al dialogo per la pace" e l'esortazione finale ai governi del G7 affinché assuma "impegni forti e duraturi" contro la fame nel mondo.

lml - 31556

EFA News - European Food Agency
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