Tea. Dorfmann (Ppe): "Approccio antidemocratico da Timmermans"
Il vicepresidente della Commissione Europea insiste nell'anteporre il dimezzamento dei pesticidi
A Bruxelles, su pesticidi e tecniche di evoluzione assistita, la battaglia infuria. Secondo quanto riferito da alcuni media, la Commissione Europea avrebbe pronto il suo piano "ricattatorio": niente legislazione sulle Tea (Tecniche evoluzione assistita), se i Popolari si rifiuteranno di votare il dimezzamento dei fitofarmaci entro il 2030.
A svelare la tattica del Commissione, orchestrata dal suo vicepresidente Frans Timmermans, è stato il deputato altoatesino Herbert Dorfmann (Ppe), che ha dichiarato: “L’approccio del vicepresidente della Commissione europea responsabile del Green Deal è inaccettabile e totalmente antidemocratico. La proposta sulle Tecnologie di evoluzione assistita - aggiunge Dorfmann - è parte integrante del programma della Commissione europea e, più nel dettaglio, della strategia Farm to Fork, che punta ad accelerare la transizione europea verso un sistema alimentare sostenibile”.
L'eurodeputato del Ppe rimarca che “le proposte della Commissione sui pesticidi e sul ripristino della natura non hanno niente a che vedere con quella sulle Tea”. “Noi europarlamentari siamo direttamente eletti dai cittadini europei e abbiamo il diritto e il dovere di votare come riteniamo sia giusto. Se bocceremo la proposta sul ripristino della natura perché la consideriamo inutile e quella sui pesticidi perché mal fatta - conclude Dorfmann - si tratterà semplicemente di una scelta democratica. L’opposto della minaccia della Commissione di bloccare il dibattito sulla cisgenetica. Il Parlamento europeo non si piegherà ai ricatti di Timmermans”.
Da parte sua, il vicepresidente della Commissione europea insiste sull'approccio "monolitico": il dimezzamento dell'uso dei pesticidi, unitamente a un'altra proposta di legge sul "ripristino della natura" (Nrl), sono inserite nel Green Deal, pertanto, 'simul stabunt, simul cadent'. Il Green Deal, ha ribadito Timmermans, è un "pacchetto" e non un "menù a la carte", da cui si possono selezionare le norme più gradite. "L'Ue non può prendere sul serio la sicurezza alimentare a meno che non iniziamo a sistemare insieme il clima e la natura", ha concluso il vicepresidente.
EFA News - European Food Agency