Portogallo: governo vieta nuove piantumazioni di ulivi
Drastico provvedimento per la siccità che flagella almeno il 40% del Paese
Paese che vai, disgrazia che trovi: gli uliveti del Mediterraneo sembrano davvero senza pace. Non c'è soltanto la Xylella tra il loro nemici giurati. In Portogallo, il flagello si chiama siccità ma la vera notizia è che in terra lusitana la situazione è talmente grave, che il governo si è visto costretto a vietare le nuove piantumazioni.
La drastica e irrituale decisione non riguarda soltanto gli ulivi ma anche le colture intensive di frutti rossi e avocado, notevolmente cresciute negli ultimi anni. Si pensi all'exploit dei mirtilli, diventati un vero e proprio caso agronomico europeo e mondiale negli ultimi due anni (leggi notizia EFA News).
Pur essendo una coltura che, in Portogallo, viene adibita all'80% su terreni non irrigui, il ministero dell'Agricoltura ha concluso che gli ulivi richiedono un fabbisogno idrico notevole. Pertanto, "senz'acqua non c'è olio", come titola in questi giorni un quotidiano portoghese che ha proposto un focus sull'emergenza che, a quanto pare, è destinata a protrarsi ancora per un po' di anni.
Una situazione si sta manifestando anche nel comparto zootecnico, dove l'aridità dei pascoli ha costretto molti allevatori ad abbattere una parte dei loro capi di bestiame. Da parte sua il governo portoghese aveva già dichiarato lo stato di "siccità estrema" per il 40% del Paese, con riferimento particolare al Sud, segnatamente all'Alentejo meridionale e all'Algarve orientale.
EFA News - European Food Agency