In Francia, proseguono i piani per la decarbonizzazione dell'agricoltura e dell'alimentazione, al centro degli obiettivi di transizione ecologica del governo. Nei giorni scorsi, il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Marc Fesneau ha convocato gli operatori del settore per presentare le principali linee di pianificazione ecologica per i due settori, con particolare attenzione alla traiettoria di riduzione dei gas serra che la produzione agricola potrebbe intraprendere.

La pianificazione presuppone la considerazione di tutte le dimensioni ecologiche (acqua, decarbonizzazione del settore, stoccaggio del carbonio e contributo alla decarbonizzazione di altri settori, biodiversità) nel segno dell'imperativo della sovranità alimentare: il lavoro sarà basato sui sistemi agricoli, tenendo conto di sinergie e interazioni. L'imperativo della produzione di biomasse per la decarbonizzazione di tutta l'economia francese richiede una pianificazione che si basi su settori e territori.

La questione della riduzione delle emissioni legate alla zootecnia viene affrontata in primo luogo attraverso il miglioramento delle pratiche di gestione degli allevamenti, in particolare in termini di mangimi e alimenti per animali, con la necessità di non importare ulteriore carbonio. Anche la decarbonizzazione dei fertilizzanti è una questione importante e lo strumento principale è individuato nell'aumento dell'uso dei fertilizzanti organici.

Inoltre, nel piano del governo transalpino, sia l'intera filiera agroalimentare attraverso i suoi approvvigionamenti, sia ciascun consumatore attraverso i suoi atti di acquisto, devono essere attori della transizione ecologica e sostenere prodotti agroalimentari sostenibili.

Sono già stati avviati diversi progetti, in particolare per quanto riguarda i prodotti fitosanitari e l'adeguamento delle tecniche di protezione delle colture, annunciato il 27 febbraio dal presidente del Consiglio dei Ministri Élisabeth Borne, il piano idrico annunciato il 30 marzo dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron, e il "patto a favore della siepe", lanciato il 9 maggio dal ministro dell'agricoltura per la sovranità alimentare, con Bérangère Couillard, segretario di Stato responsabile della biodiversità.

"Il successo di questi ambiziosi obiettivi non può essere raggiunto senza un dialogo con gli attori, che sono i primi interessati e colpiti, in ciascun territorio", si legge in una nota del ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare.